lunedì 29 luglio 2019

GIÙ LE MANI DALL'HANDLING ALITALIA!!!

ATLANTIA (ADR) PRETENDE DA SUBITO LICENZIAMENTI, TAGLI
 E AUMENTO DI PRODUTTIVITÀ ATTRAVERSO SINERGIE E TERZIARIZZAZIONI!




Mentre tentano di farci credere che Atlantia stia svolgendo il ruolo di cavaliere bianco nella discussione del piano industriale della Nuova Alitalia, apprendiamo dalle dichiarazioni mezzo stampa, che tra i vari interessi che hanno portato il gruppo della famiglia Benetton, di cui fa parte ADR, a presentare un’offerta, non vincolante, ci sia anche la gestione dei servizi a terra di Alitalia. 
Chiaramente il “pacchetto” dei servizi a terra Az, che comprende la quasi totalità delle prestazioni offerte da un Handler (sale vip, assistenza minori, centraggio, check-in, carico/scarico, lost & found, rampa, trasporti), fa assolutamente gola ad Aeroporti di Roma soprattutto perché al suo interno sono contemplate anche le lavorazioni a terzi di molte altre compagnie italiane e estere.  

IL MODELLO AEROPORTI DI ROMA È DA ABBATTERE, NON DA ESPORTARE!

È evidente che ADR miri solamente ad una delle casseforti Az (Handling) da cui poter attingere i ricavi del ricco mercato dei servizi a terzi per recuperare parte dei 300 milioni investiti, ne è la riprova la volontà di aprire un Terminal apposito per le Low Cost (già autorizzato da Enac) che andrebbe in contrasto con le attività della compagnia di bandiera. Ricordiamo che ADR dal 2008/09 svolge il solo ruolo di gestore presso gli aeroporti romani (Fco/Cia) demandando le attività di Handling a società esterne. Proprio in quegli anni, mentre Alitalia veniva privatizzata e venduta, tutte le attività svolte fin a quel momento da Adr-Handling, vennero terziarizzate verso FlightCare la quale, dopo una lunga crisi e un rimpasto societario, diventata GroundCare, fallì nel 2014 lasciando a casa centinaia di lavoratori, tanti altri subirono forti tagli salariali, pur di rimanere a lavorare presso altre società aeroportuali a cui sempre ADR continua ad appaltare servizi. Ad oggi a Fco sono presenti 3 Full-Handlers che offrono alle compagnie i principali servizi a terra, più un numero indefinito di Mini-Handlers che offrono servizi ancillari (pulizie di bordo, catering, ecc.) il tutto all’interno di un trita carne di appalti e sotto appalti dove la spietata concorrenza basa le sue fondamenta principalmente sul costo del lavoro e ben poco sulla qualità del servizio. A farne le spese sono chiaramente i lavoratori che ritrovano proprio nelle società aeroportuali il massimo dell’espressione dello sfruttamento presente a Fco e Cia: binomio part-time/flessibilità che rende impossibile la conciliazione lavoro/tempo libero, organici ridotti al minimo con taglio delle tutele sulla salute e sicurezza, taglio al salario indiretto in cui diritti acquisiti divengono a pagamento a partire dal parcheggio, mensa, trasporti. 

HANDLING ALITALIA UN PATRIMONIO DI PROFESSIONALITÀ CHE VA TUTELATO! 

Chiaramente considerando l’Handling Az un patrimonio di quella che dovrà tornare ad essere, secondo noi, una grande compagnia di bandiera pubblica, confermiamo tutte le nostre rivendicazioni che ci hanno visto impegnati durante tutti questi anni per migliorare le già pessime condizioni di lavoro dei colleghi del ground, a partire dalla questione della precarietà in cui da troppo tempo (anni) centinaia di colleghi attendono il riconoscimento di un contratto a tempo indeterminato, traguardo ogni volta posticipato da accordi sindacali vergognosi che non rendono loro giustizia.
La soluzione non potrà passare mediante la condivisione dell’efficientamento dei servizi, come sta tentando di mettere in atto ADR, attraverso alcune sinergie che genereranno tagli e licenziamenti, ma si dovrebbe ripartire da una lotta unitaria sia dei lavoratori aeroportuali che Alitalia, partendo dalla rivendicazione di un reale CCNL unico che non li ponga più in concorrenza, ma metta al centro del lavoro la dignità e la professionalità, con l’obbiettivo di riconquistare salari e diritti scippati negli anni nel nome del profitto dei soliti noti che speculano sulla pelle dei lavoratori e degli abitanti del territorio. 

INCONTRIAMOCI ED ORGANIZZIAMOCI PER COSTRUIRE INSIEME IL NOSTRO FUTURO


29.07.19                                                                                                                   CUB TRASPORTI – AIRCREW COMMITTEE

mercoledì 3 luglio 2019

Una piccola storia ignobile

A Tortona, il 25 maggio, si sarebbero dovute svolgere le elezioni indette dai lavoratori e dalle
lavoratrici, per la scelta del rappresentante di negozio per la sicurezza sul lavoro, nel punto
vendita Esselunga.
L’avvio della procedura elettorale viene notificato, seguendo le regole, a tutte le sigle e
all’azienda (comprese CIGL CISL e UIL che hanno un solo iscritto, e la CUB che ne ha 14, su
76 dipendenti).
“Naturalmente” l’azienda sostiene che chi ha portato avanti la pratica, non essendo membro
di CIGL CISL e UIL, non possa usare la bacheca sindacale. Questo nonostante la richiesta di
elezioni sia stata sostenuta dalle firme di 50 dipendenti su 76.
L’unico candidato è un tesserato CUB, e questo all’azienda non sta bene.
Così, il giorno delle elezioni, il direttore del punto vendita si presenta all’ingresso chiedendo ai
lavoratori se per caso avessero intenzione di recarsi al voto. Si tratta, con ogni evidenza, di
un’inaccettabile intimidazione. Intimidazione che purtroppo sortisce il suo effetto: solo 28
dipendenti vanno a votare, determinando così il fallimento delle operazioni elettorali.
Chiaramente questo modus operandi ricalca vecchi metodi aziendali, mirati ad impedire ai
lavoratori e alle lavoratrici di esprimersi liberamente sulla propria rappresentanza.
Segnaliamo inoltre che, nella stessa giornata, la FILCAMS CIGL di Alessandria fa apparire
tramite un comunicato in bacheca sindacale, la designazione a RSA – rappresentante
sindacale nominato e non eletto dai lavoratori - del proprio unico iscritto con, ca va sans dire,
il beneplacido della direzione aziendale.
Evidentemente siamo di fronte allo scippo di quello che dovrebbe essere il diritto di ogni
lavoratore e di ogni lavoratrice, cioè scegliere in autonomia la propria rappresentanza. È
altrettanto evidente che questo avvenga con l’accordo dell’azienda e della FILCAMS CIGL di
Alessandria.
Contro quello che non possiamo che ritenere una vera e propria porcata, ci ritroveremo
Sabato 13 Luglio dalle ore 10:30 davanti al punto vendita Esselunga di Tortona, con un
presidio che rivendicherà ancora una volta il diritto di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori
alle libertà sindacali minime e a non avere rappresentati sindacali decisi coattamente
dall’azienda.
CUB Piemonte