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martedì 20 maggio 2014

Comunicato del Coordinamento Pirelli di Bollate per spiegare come mai la Cub non ha firmato il contratto aziendale

Bollate, 19 maggio 2014
LA FIRMA MANCANTE
Ecco perché non abbiamo firmato

Con questo comunicato,  vogliamo informare i lavoratori che non abbiamo firmato l’ultimo contratto  relativo alla trattativa di secondo livello, chiamata comunemente, in modo limitato, trattativa sul premio di produzione.
La nostra decisione di non firmare è la coerente conseguenza alla posizione che abbiamo assunto nel corso di questa trattativa e nelle assemblee con i lavoratori, dove abbiamo sempre dimostrato la nostra insoddisfazione per quello che era stato raggiunto; non solo perché lontani dalla piattaforma che si era elaborata insieme a voi, ma anche perché alla fine siamo vicini a un congelamento del premio senza che sia stato intrapreso un percorso di lotta realmente incisivo per ottenere qualcosa di più.
Nella piattaforma che era stata presentata all’azienda dalla RSU si andava oltre al premio di risultato: maggiorazioni notturne, allargamento degli aventi diritto al gettone presenza e rivalutazione reale del gettone apertura/chiusura erano le richieste più importanti.
Nessuno vuole sminuire 2510 euro di premio produzione che comunque sono da conseguire. Semplicemente, 110 euro all’anno, dopo tutto quello che abbiamo perso tra cassa integrazione, solidarietà, 19 turni, poi 15 e relativa riduzione della maggiorazione notturna, non ci paiono adeguati a mantenere un potere d’acquisto dignitoso, anche perché poco altro è stato raggiunto sulle altre richieste in piattaforma. Senza contare che parliamo di un’azienda in attivo che in questa fase storica sta chiedendo a noi tutti dei volumi ambiziosi.
Qualcuno ci ha posto la questione democrazia, asserendo che se la maggioranza dei lavoratori ha votato a favore, di conseguenza avremmo dovuto adeguarci e firmare. Possiamo solo sorridere a queste obiezioni. Noi prendiamo atto del fatto che la maggioranza ha votato a favore, non ci mettiamo a contrastare questa decisione. Permetteteci quantomeno di cercare di rappresentare fino all’ultimo atto coloro che hanno votato NO, lasciando traccia della contrarietà di una parte della fabbrica.
Certamente se la nostra decisione di non firmare avesse bloccato il mandato dei lavoratori ci avremmo pensato due volte a non firmare: non siamo qui per andare contro gli interessi dei lavoratori.
Pensiamo ancora che quello che si riesce a conseguire in questa azienda sia ottenuto più dai lavoratori e dalle loro lotte, che dalle concessioni aziendali.
 La democrazia manca, ma tra quelli ad esserne danneggiati ci  siamo noi della Cub, che ancora non siamo riconosciuti come i sindacati confederali. Questo anche se sono state raccolte più di 200 firme, dove si chiedeva  la possibilità per il nostro funzionario di poter entrare in fabbrica  e partecipare alle trattative aziendali. Siamo discriminati alle elezioni rsu, ma anche quando bisogna tutelare un nostro lavoratore nelle conciliazioni: pure in quel caso ci è impedita la partecipazione.
Di quale democrazia parliamo? Fintanto che avremo un minimo d’appoggio da parte dei  colleghi continueremo nella nostra opera, cercando di tenere dritta la barra della difesa e degli interessi dei lavoratori. Senza se e senza ma.
Dai forza ai lavoratori, sostieni la Cub

COORDINAMENTO CUB PIRELLI BOLLATE

www.cub-log.blogspot.it

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