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martedì 13 marzo 2018

Pirelli di Bollate: il comunicato dei lavoratori Allca-Cub aderenti al Fronte di Lotta No Austerity in occasione del rinnovo della RSU. NO ALL'ACCORDO DELLA VERGOGNA!

 Alcuni lavoratori della Pirelli di Bollate in presidio davanti alla sede di Federgomma a Milano


Bollate, 13 marzo 2018


Rinnovo della RSU alla Pirelli di Bollate: giusto per essere chiari…



Cari colleghi,

in questi giorni che precedono le elezioni della RSU, sovente siamo stati avvicinati da diversi candidati che chiedevano (a noi!) le nostre intenzioni di voto; se non addirittura il voto (sic!)
Avremmo voluto esprimere la nostra posizione prima delle elezioni, ma le assemblee retribuite di organizzazione indette da CGIL, CISL e UIL, “aperte ad iscritti e simpatizzanti”, ci hanno automaticamente escluso da questa possibilità, visto che non siamo né iscritti né tantomeno simpatizzanti. Poco importa: lo faremo in queste righe che non potranno essere affisse nelle bacheche perché, ahinoi, siamo esclusi anche da quelle. Magari, come spesso avviene, faremo un volantinaggio, chiedendo anche permessi non retribuiti e facendo il sacrificio di presentarci davanti all’ingresso della fabbrica tre volte in diciotto ore, nonostante il turno lavorativo.
Abbiamo fatto questa breve e doverosa premessa affinché sia chiaro – se ancora non lo fosse – che siamo esclusi da un sistema padronale che si è appropriato della rappresentanza e delle funzioni sindacali.
Il nostro sindacato, la Cub, non ha firmato il Testo Unico sulla Rappresentanza (TUR) perché lo ritiene antidemocratico, estromissivo e incompatibile con la difesa dei lavoratori; il Fronte di Lotta No Austerity, al quale aderiamo, fa del contrasto al suddetto accordo un tratto identitario a tal punto da dedicarne un intero articolo del proprio statuto e da aver avviato una specifica campagna permanente alla quale abbiamo aderito.
Detto questo, va da sé che la nostra posizione riguardo alle imminenti elezioni per il rinnovo della RSU, sia quella dell’astensione; un’astensione, la nostra, che nulla ha a che vedere col qualunquismo, il disinteresse o la mera pigrizia. La nostra astensione è un’intenzionale scelta politica compiuta sulla base di precisi argomenti che negli ultimi anni abbiamo abbondantemente illustrato.
Troviamo assurdo e sconcertante che prima delle elezioni alcuni candidati siano venuti a chiedere le nostre intenzioni di voto, paventando – come se per noi ci fossero differenze – la vittoria di quella o quell’altra sigla. Troviamo altresì incomprensibili altre cose successe in questo periodo preelettorale. Rimaniamo quantomeno perplessi sulle dimissioni solo annunciate da parte dei sei delegati della Filctem-Cgil e mai avvenute, nonché coronate da sei ricandidature: pensando alle recenti cronache politiche di casa nostra, verrebbe da dire che è un vizietto italico.
Non possiamo fare a meno di interrogarci sul motivo e sullo scopo di quelle dimissioni. Parrebbe, stando al comunicato affisso in quei giorni in bacheca, siano ascrivibili a scorrette relazioni sindacali con l’azienda. Non ce ne voglia nessuno, saremo noi all’antica, ma crediamo che le relazioni più importanti, i delegati sindacali, debbano principalmente averle coi lavoratori e solo in subordine a quest’ultime, con l’azienda e le proprie organizzazioni. Ne consegue, dal nostro punto di vista, che i momenti difficili di relazione coi padroni debbano al contrario essere i momenti in cui i delegati si mantengano saldi al loro posto e ricerchino le possibili soluzioni e la forza per applicarle in coloro che rappresentano, altrimenti si dà l’impressione di trarre il proprio ruolo e la propria importanza dai padroni, anziché dai lavoratori.
Oggi come ieri ci battiamo per una rappresentanza sindacale libera dai ricatti padronali e realmente democratica, dove siano i lavoratori a scegliere i loro rappresentanti.
Poltrone e denaro provenienti dagli enti bilaterali, fiumi di permessi sindacali, spazi esclusivi di affissione e diritti esclusivi d’indizione delle assemblee come di gestione dei licenziamenti e delle conciliazioni, fanno parte di quello che crediamo essere il più grande e proficuo investimento del capitalismo: comprarsi i sindacati per estinguere le lotte.
Noi abbiamo scelto di uscire dal Grand Hotel di lusso e piazzare la nostra tenda fuori dalle stanze del potere per stare insieme ai lavoratori: unica fonte della nostra forza.
Un giorno qualcuno ci disse che dovremmo smetterla di fare i duri e puri e iniziare a sporcarci le mani. Per noi non è una questione di essere o meno “duri e puri”, ma di coerenza e rispetto verso i nostri princìpi. Noi le mani le sporchiamo tutti i giorni: al lavoro 5 giorni alla settimana, e nella nostra attività politica e sindacale  dentro e fuori dalla fabbrica.
Ciò che non vogliamo sporcarci, accettando e legittimando il nefasto accordo sulla rappresentanza, è la coscienza.

I lavoratori iscritti Allca-Cub aderenti al Fronte di Lotta No Austerity




10 commenti:

  1. Le vere battaglie sono quelle tra la gente con la gente senza anteporre qualsivoglia privilegio o agibilità alla libertà di rappresentanza e di lotta, il TUR è uno strumento in mano ai padroni e alle burocrazie sindacali che lo utilizzano per controllare e calmierare il dissenso dei lavoratori! Avanti così compagni siamo con voi!
    Daniele CubTrasporti Alitalia FLNA.

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  2. Anche dal mondo della scuola esprimiamo pieno sostegno ai compagni che con coerenza rifiutano le imposizioni di un vergognoso accordo truffaldino (tur) che fa comodo solo ai padroni.
    Si vergognino i burocrati sindacali che hanno firmato quella nefandezza!
    Fabiana Insegnante Cub e Flna

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  3. Forza compagni, massimo sostegno dai Ferrovieri Cub.
    I lavoratori devono tornare protagonisti delle lotte superando il meccanismo della delega che in questi anni ha avvantaggiato solo organismi e strutture sindacali interessate alla logica del potere!
    Spazziamo via i falsi alfieri dei lavoratori.

    Ferrovieri Cub

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  4. Giordano operaio Sevel Fca13 marzo 2018 alle ore 12:51

    Da operaio Fca condivido la vostra coerente posizione sindacale.
    La rappresentanza non è un DIRITTO dei confaziendali ma dei lavoratori che dovrebbero poterla esercitare nelle modalità previste da art.14 Statuto dei Lavoratori.

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  5. Questa battaglia contro il Tur l'abbiamo portata avanti all'interno della Fiom, purtroppo hanno prevalso gli interessi delle burocrazie a quelle dei lavoratori. Continueremo a batterci per questo in tutti i posti di lavoro per spiegare ai lavoratori che è il momento di tornare ad essere protagonisti perché solo gli interessi dei lavoratori hanno diritto di rappresentanza.
    Massimiliano Dancelli
    direttivo Fiom, il sindacato è un altra cosa CR

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  6. cOMBATTERE CON OGNI MEZZO NECESSARIO I TRADIMENTI DEI BUROCRATI COMPLICI CHE CON QUESTI SCHIFOSI ACCORDI SI SONO SCHIERATI DEFINITIVAMENTE DALLA PARTE DEI PADRONI , E' UN DOVERE PER OGNI LAVORATORE CHE ABBIA ANCORA A CUORE LA DIGNITA' DEL LAVORO E IL FUTURO DEI PROPRI FIGLI.
    SONO AL VOSTRO FIANCO

    PAOLO BARTOLI CUBTRASPORTI FIRENZE

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  7. La Allca Cub di Alessandria, aderente a Fronte di Lotta No Austerity, e il gruppo Allca Cub Guala Dispensing di Spinetta Marengo (Al), condividono pienamente il contenuto del comunicato emesso dai lavoratori Allca Cub dello stabilimento Pirelli di Bollate. Avendo vissuto anche noi, circa 1 anno fa, la vicenda della estromissione dalle elezioni rsu, sempre per causa del vergognoso e antidemocratico accordo sulla rappresentanza, esprimiamo la massima solidarietà a tutti. Non mollate: continuiamo insieme, ognuno nel proprio luogo di lavoro, la nostra battaglia per far conoscere a tutti le discriminazioni e le ingiustizie che i sindacati di base e di classe, devono subire a causa degli accordi firmati a 4 mani da Cgil, Cisl, Uil e padroni. Ora e sempre dalla parte dei lavoratori!!

    Allca Cub Alessandria
    Allca Cub Guala Dispensing
    Fronte di Lotta No Austerity Alessandria

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  8. Forza siamo con voi!!! Si vergognino quelli che si svendono e svendono i diritti dei lavoratori!
    Precari scuola

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  9. Grazie ai compagni che stanno diffondendo e lottando contro il Testo Unico sulla rappresentanza, firmato da alcuni grandi burocrati sindacali che si accordano con i padroni per continuare a tenere in vita, e rendere più facile, un sistema di sfruttamento e di ingiustizia sociale. Questo accordo è la vendetta del padronato odierno, con la complicità di alcuni grandi sindacalisti mantenuti e arricchiti tramite le organizzazioni dei lavoratori. Rappresenta la vendetta dei padroni nei confronti della classe lavoratrice del secolo scorso e dei decenni scorsi i quali hanno osato,, pagando un altissimo prezzo di lotte dure, di trasferimenti coatti in reparti confino nelle infernali fabbriche dello sfruttamento capitalista, di manifestazioni, picchetti, bastonate e spesso carcere, hanno osato ed erano riusciti ad ottenere alcune conquiste di dignità e di tutela. Il TUR è uno spietato strumento che si abbatte sui salariati e sugli sfruttati del nostro Paese, uno strumento che i sindacalisti amici dei padroni giustificano come moderno e necessario anche per la classe operaia. Invece è la solita rapina, Quello che era stato ottenuto ora è cancellato,il relativo progresso e i minimi diritti che credevamo poter consegnare anche alle successive generazioni, si sono arrestate. Alla base di questo c'è ancora una volta l'espropriazione di pochi nei confronti dei molti: l'espropriazione dei diritti e del lavoro che il capitale fa suo e concede come un privilegio, concesso e tolto a suo arbitrio , con la sferza della flessibilità e la precarietà mentre la solitudine e la disperazione diventa la condizione organica della massa nel nostro Paese. Non dobbiamo permetterlo. Grazie, compagni, per il vostro lavoro.
    Patrizia Cammarata_ Vicenza -Donne in lotta No Austerity

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  10. Dovrebbero vergognarsi i burocrati sindacali che hanno firmato il TUR. Massima solidarietà alle vostre lotte in difesa dei lavoratori,
    Salvo
    CUB Università-scuola-ricerca-Bari
    FLNA

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