mercoledì 11 giugno 2014

Appello di No Austerity contro l'accordo vergogna sulla rappresentanza sindacale

Aderisci anche tu alla campagna contro l'accordo vergogna sulla rappresentanza

Il 10 gennaio 2014 i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil hanno firmato, insieme con i rappresentanti di Confindustria, un accordo ("Testo unico sulla rappresentanza") che azzera la democrazia sindacale nelle aziende private, estendendo il modello "Marchionne", già in vigore nel gruppo Fiat, a tutte le aziende private. Confindustria, Cgil, Cisl e Uil con questo testo hanno deciso che solo i sindacati che "accettino espressamente, formalmente e integralmente i contenuti del presente accordo" potranno partecipare alle elezioni rsu e nominare rsa. Ma i sindacati che sottoscrivono questo accordo perdono automaticamente il diritto di sciopero e di azione sindacale conflittuale! Infatti, laddove un contratto/accordo (aziendale o nazionale) fosse sottoscritto dal 50% + 1 delle rsu/rsa o sindacati di categoria, né i sindacati firmatari né le rsu potranno più organizzare iniziative di sciopero, di lotta o di contrasto sindacale in generale contro quel contratto/accordo. I sindacati firmatari che organizzeranno azioni contro un contratto/accordo che non hanno approvato potranno subire sanzioni economiche (multe) e la soppressione di importanti diritti sindacali. Non solo: non sarà nemmeno più possibile organizzare proteste o scioperi durante le trattative!

Si tratta di un accordo liberticida, che cancella i più elementari diritti, come quello di scioperare contro accordi che non si condividono!

Facciamo appello alle confederazioni sindacali nazionali, ai sindacati di categoria, ai delegati, ai collettivi aziendali e ai singoli lavoratori o attivisti di tutte le sigle sindacali a:
1. non accettare il ricatto e non firmare questo accordo in nessuna istanza (nazionale, di categoria, aziendale).
2. sostenere una campagna di controinformazione in tutti i luoghi di lavoro.
3. organizzare iniziative di lotta ampie e unitarie in tutte le città, promuovendo momenti di protesta in tutte le città.
4. Costruire una mobilitazione nazionale fino al ritiro dell'accordo stesso.

Prime adesioni all'appello:

Cub Toscana
Rsa Fiom Ferrari
Flmuniti Cub Ferrari
Rsu 47 Bordo Trenitalia Toscana
Licenziati politici Esselunga di Pioltello Si.Cobas
Coordinamento Migranti Verona
Resistenza Operaia - Fiat Irisbus
Usb Cremona
Rsu Cub Cobas Telecom Puglia
Si.Cobas Bergamo
Movimento Cassintegrati Telcom
Cub Sur Modena
Precari della scuola in lotta Modena
Cub Sanità Cremona
Rsa Fisac Cgil Equitalia Nord (CR)
Rsu Fiom La Protec San Giovanni in Croce
Cobas Monopoli
Comitato No licenziamenti Eco Leather (BA)
Allca Cub Bolzano
Cub Vicenza
Flmu-Cub Telecom Italia (nazionale)
Usb Industria Lombardia
Il sindacato è un'altra cosa - opposizione Cgil Puglia
Cobas Comune di Firenze
Coordinamento 3 ottobre (precari scuola) Milano
Usb Lavoro Privato Lecco
Coordinamento Lavoratori Cub Pirelli Bollate
Il sindacato è un'altra cosa - opposizione Cgil Cremona
Cobas P.I. Catania
Cobas Privato Catania
Usb Salerno


Manda la tua adesione a questo appello scrivendo ainfo@coordinamentonoausterity.org
indicando nome, cognome, città, eventuale sindacato o incarico sindacale o organizzazione di appartenenza.
Possono essere mandate anche adesioni di sindacati, rsu/rsa, comitati di lotta.

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