Siamo alle elezioni della nuova RSU... ma cosa fa il signor Bisognerebbe?
E' giunta ora di eleggere la
nuova RSU e molti, a ragione, vogliono cambiare l'attuale stato di
condizioni.
Ma chi è il signor Bisognerebbe?
E' colui che vorrebbe che qualcun altro gli
realizzi i suoi “bisognerebbe”. Ma è
anche colui:
- che non ne può più di avere
l'orario multiperiodale, poiche oltre a subirlo, rovinandogli ogni vita
sociale, lo penalizza economicamente rispetto ad altri lavoratori che hanno
un'orario ordinario e che usufruiscono dell'indennità di straordinario nello
stesso giorno in cui per lui il lavoro è orario ordinario.
- che non vuole che gli
vengano negati dei diritti e che sia tutelato dal sindacato.
- che non vuole essere illuso
sul premio di partecipazione con cifre belle da leggere e non da realizzarsi
nella realtà, poiché ha dato tanto con il proprio lavoro e non ha voglia di
districarsi con accordi tipo "concorsi a premi".
- che non vuole peggiorare le
condizioni di lavoro rispetto a ritmi e tempi, oltre che a garantire salute e
sicurezza.
- che non vuole accettare
condizioni economico-professionale non adeguatamente compensate rispetto alle
mansioni di responsabilità che svolge.
- che non vuole che la sua
azienda possa chiudere, che il suo lavoro venga esternalizzato, che il suo
salario reale diminuisca ad ogni rinnovo contrattuale, e che i giovani, magari
suoi figli, a cui offrono solo lavori precari, non abbiano un futuro.
- che non vuole il suo TFR
finisca nei fondi pensione, dove nella migliore delle ipotesi, non si sa che
fine faranno.
Ma
difronte a ciò, cosa fà il signor Bisognerebbe? Nulla!
Dice,
spesso e volentieri: “Bisognerebbe fare qualcosa perché tutto questo non
avvenga!”.
Poi
pero’, nella sua pratica quotidiana, per “quieto vivere”, per fare “carriera”,
per non esporsi o per non contrariare il suo capo o il suo dirigente, magari
perché gli fanno fare straordinari o molto più’ semplicemente perché è alla
ricerca di “gratificazione” o per sentirsi “considerato”, finisce per tappare buona parte dei i buchi che farebbero saltare
il sistema ed entra in contraddizione palese con tutti i suoi “bisognerebbe”.
Cosi’,
ad esempio, di fronte allo sciopero del sindacalismo di base, che ha come
obiettivi i suoi bisognerebbe, borbotta:
“Certo bisognerebbe fare questo sciopero ma…
tanto la maggioranza non lo farà… per cui non lo faccio neanch’io!”
e quindi si sente a posto con la sua coscienza.
Poi magari, tra un mesetto,
ripeterà ancora che: “Cgil Cisl e Uil non ci tutelano più’, sono più’
attenti ai problemi della controparte ed ai loro interessi che ai lavoratori…
Bisognerebbe non pagargli più’ la tessera! Questi sindacalisti bisognerebbe
rimandarli a lavorare" ecc.
Magari farà il prossimo
sciopericchio indetto dagli stessi (articolato e non per tutto il giorno per
non fare male alla controparte).
Ovviamente,
il signor Bisognerebbe continuerà a
dire: "ma perché non farlo… la maggioranza lo farà, per cui non posso
non farlo proprio io!” E cosi’ facendo, legittima per l’ennesima volta quelli
che critica tutti i giorni.
Dunque,
nell'attuale disastrosa situazione generale il signor Bisognerebbe non vuole compromettere la sua carriera e non
vuole esporsi. Dice: ”Ma no! io tengo famiglia”, ”c’ho il mutuo da pagare”,
"devo pur vivere", ecc…
Per
cui, il signor Bisognerebbe lamenta
ogni giorno i suoi bisognerebbe, ma quando si tratta di agire preferisce
starsene tranquillo nel gregge, per
non mettere in discussione i suoi “privilegi” veri o presunti, o fare il
capogregge per conto di quelli che critica giornalmente.
Il signor Bisognerebbe, quindi, vuole che qualcun
altro facesse le cose per lui, mentre egli “fa bella figura” e copre, con il
suo lavoro, i buchi più appariscenti provocati dalle scelte che “Bisognerebbe
annullare o cambiare!”.
Il signor
Bisognerebbe vuole sempre la botte
piena e la moglie ubriaca. Ma per il signor (o la signora) Bisognerebbe è giunto il momento di decidere.
O
sta con lo stato di cose esistenti o si muove per cambiarle. O diventa il
signor Bisogna o resta il signor
“Tutto sommato va bene così”.
Anche
perché è il caso di pensare che il signor
Bisognerebbe, bisogna prenderlo (metaforicamente) a calci nel culo ogni
volta che si lamenta.
Caro
signor Bisognerebbe è il momento di cambiare
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