Bollate, 7 novembre 2014
RAGAZZI STANNO ARRIVANDO A NOI
JOBS ACT: ATTACCO PESANTE DEL GOVERNO AI DIRITTI DEI
LAVORATORI
In questi anni anche noi abbiamo subito un attacco nel
salario e nei diritti. I nostri salari sono diminuiti non solo perché siamo
passati dal ciclo continuo ai 15 turni. Gli aumenti previsti nei contratti
nazionali non hanno coperto l’aumento inflazionistico con la conseguente
perdita di valore degli stipendi.
Alla fine però non ci siamo opposti molto. Comunque stavamo
meglio che tanti altri lavoratori e non subivamo il netto peggioramento che
andava invece ad intaccare operai di altri settori e tutta la galassia dei
precari. Ora siamo arrivati a giovani che lavoreranno gratis per expo 2015
anche per un accordo sindacale firmato da Cgil-Cisl-Uil.
Non essendoci mossi noi ci ha pensato qualcun’ altro
arrivando alla situazione odierna di un attacco senza precedenti alla classe
operaia. Ci vogliono rendere schiavi; lavorando sorvegliati a distanza dalla
telecamera o dal computer a piacimento dell’azienda oppure se a giudizio
dell’azienda non rendi abbastanza, o se magari pretendi il rispetto del tuo
lavoro, puoi essere demansionato a piacere perdendo qualifica o salario. Infine
con l’abolizione definitiva dell’articolo 18 chi alza la testa e prova ad
organizzare la protesta può venire sbattuto fuori senza colpo ferire, ma
basterebbe una risposta fuori luogo al proprio capo per trovarsi fuori
dell’azienda. In pratica vogliono diffondere una fottuta paura nelle fabbriche
spingendoti ad accettare qualunque cosa.
Tra l’altro l’intenzione governativa è abbastanza chiara.
Con la decontribuzione ai nuovi assunti si vuole sostituire i lavoratori
anziani che costano di più e rendono meno. Una richiesta avanzata dai padroni
per liberarsi di lavoratori con anni di anzianità nei posti di lavoro e che
potrà riguardare anche noi in Pirelli. Un motivo in più per chiudere il nostro
stabilimento e assumere magari a Torino giovani pagati meno e più prestanti
fisicamente.
Per tutti questi motivi occorre il 14 scioperare con il
sindacalismo di base
Solo rafforzando coloro che si vogliono opporre
efficacemente, ci sarà la possibilità di bloccare le misure di cui abbiamo
fatto cenno. Da questa crisi se ne potrà uscire solo se riusciremo a far
sentire la nostra voce contro la politica di austerità imposta dall’unione
europea e dal governo italiano.
Siamo tutti coinvolti , partecipare è difendere il futuro ,
invertiamo la rotta del tracollo dei diritti.
Stai con la CUB , perché è l’unica maniera di stare dalla
TUA parte.
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