Racconto
di Matteo, attivista del Coordinamento Cub Pirelli e di No Austerity:
ecco cosa
è successo il 21 febbraio agli attivisti No Tav di Milano!
Sabato
mattina ci siamo recati al ritrovo, alla stazione centrale di Milano, per
riunirci con altri compagni per poi andare alla manifestazione No Tav a Torino.
Si è deciso tutti di fare il “biglietto collettivo”. Si è cercato di convincere
il capo treno a farci salire, anche se all'ultimo momento si erano aggiunti
altri compagni senza biglietto. Al rifiuto dello stesso, abbiamo rifatto la
colletta e trovato qualche soldo in più. Abbiamo avuto dal responsabile digos e
dal capo treno la rassicurazione che visto che ormai era quasi ora di partire
(ore 11.18), il treno sarebbe rimasto fermo per consentire ai compagni di fare
il ticket: cosa che non è avvenuta perché appena i compagni si sono allontanati
con il responsabile di Trenitalia, il treno è partito lo stesso.
Siamo
riusciti a rimanere calmi nonostante le provocazioni da parte delle forze del
disordine e abbiamo preteso di salire sul treno successivo. Anche qui, ci hanno
fatto salire, si sono schierati tutti davanti e senza dire nulla ci hanno di
nuovo bloccato il treno (ore 12.15). La scusa che annunciavano dagli
altoparlanti era: "disagi per i viaggiatori causa questioni di ordine
pubblico" (ovviamente solo la nostra tratta...).
Tutti noi
comunque siamo rimasti calmi e alla fine, alle 13.30 circa, ci hanno fatti
salire su un altro treno e siamo partiti. A Rho ci hanno rifermato per una
quindicina di minuti per non si sa quale motivo, senza però farci scendere dal
treno. Siamo andati bene fino a Novara, dopo di che fermi di nuovo dalle 14.40
alle 16 circa. Un po' tutti, passeggeri comuni compresi, cominciavano a perdere
la pazienza. Cercavamo un responsabile... volevamo un responsabile e dopo la
minaccia di fare il corteo lì a Novara, se pur non autorizzato, il comandante
dei carabinieri della stazione ha avuto un pesante diverbio con il capotreno e
ci hanno fatto ripartire.
Alla fermata
di Torino Porta Susa ci siamo trovati la sorpresa, uno schieramento di polizia
e carabinieri addobbati di tutto punto. Hanno fatto credere ai passeggeri
comuni che il treno da lì non si sarebbe più mosso. Tutto il gruppo No Tav
invece è rimasto sul treno. La mia impressione è stata quella di aspettarmi da
un momento all'altro una carica pesante sul treno, cosa che avrebbero potuto
fare benissimo visto che eravamo rimasti solo noi. Dopo mezz'ora abbondante
invece ci hanno portato a destinazione dove, come ormai consuetudine, erano lì
ad aspettarci belli carichi e pronti a provocare... Noi abbiamo continuato per
la nostra strada e finalmente alle 18.30 la nostra vittoria...Torino Abbiamo
fatto la nostra manifestazione fino alla Cavallerizza occupata dove ci siamo
ricongiunti con i compagni, i quali ci hanno informato del fatto che era ormai
da giorni, fra le forze del disordine, non si parlava d'altro che della
preoccupazione del treno proveniente da Milano con chi sa quali prospettive...
Ci siamo
rimessi in sesto (vino, pane, salame e formaggio). Alle 19.30, ritornati in
corteo alla stazione, ci siamo trovati di fronte la solita scena di
dispiegamento di forze, neanche fossimo stati
in mille...
ancora trattative e vari tentativi di provocazioni rimandati al mittente e
infine siamo ripartiti verso Milano.
Che dire? Un'esperienza da non ripetere certo ma tutto
sommato bella e coinvolgente. Vi lascio con uno slogan che cantavano sul treno
al rientro verso Milano: : mi han diffidato,
fotografato, ogni accusa è un accusa di reato, ho resistito non ho mollato ora,
sarò sempre un No Tav!Qui il video-racconto della giornata:
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