L’accordo
sulla Solidarietà firmato alla Continental non risponde a nessuna necessità, è
un danno e un pericolo per i lavoratori ed è un favore all’azienda pagato con i
soldi dell’INPS.
1.
Lo stato di crisi non esiste, nel 2015 è previsto un aumento di
produzione del 15 per cento rispetto al 2014 e del 10 per cento rispetto al
2012 e al 2013. Dai dati degli RSU firmatari, l’anno scorso la Solidarietà
realmente effettuata è stata molto ridotta, tra il 4 e il 16 per cento nei
diversi reparti; il previsto aumento di
produzione la azzera completamente. Dichiarare 253 esuberi, pari a un
dipendente su quattro, è perciò infondato e pretestuoso.
2.
In questa situazione, sottoscrivere la necessità di diminuire le ore
lavorate significa una cosa sola: permettere l’aumento dei ritmi di lavoro.
Accettare poi un numero di esuberi così alto significa solo dare all’azienda
strumenti per una flessibilità a piacimento e per una gestione dell’orario di
lavoro a suo arbitrio.
3.
Gli esuberi non sono perciò il presupposto e il motivo della
Solidarietà, MA NE SARANNO IL RISULTATO. Una volta che l’azienda avrà
consolidato la nuova organizzazione del lavoro si aprirà, ALLORA E PER QUESTO
MOTIVO, il pericolo dei licenziamenti. Nascondere
ai lavoratori queste semplici verità è stato l’impegnativo “compito” degli RSU firmatari nelle assemblee dei
giorni scorsi.
Che cosa
sarebbe successo senza disponibilità della RSU alla Solidarietà? L’azienda
avrebbe potuto richiedere qualche giorno di CIG, con un danno salariale di
forse 24 euro mensili. Ma questa alternativa era evidentemente troppo semplice
per gli RSU firmatari, che nel loro documento fantasticano della necessità di << accordi che consentano alle Aziende
di fare investimenti….che richiedano l’utilizzo di minor manodopera, senza
compromettere la salvaguardia dei posti di lavoro >> (!)
Anche alla
Piaggio da qualche anno ci battiamo contro la firma di contratti di Solidarietà
che servono solo a coprire il progressivo trasferimento all’estero delle
lavorazioni, l’aumento dei ritmi di lavoro e una flessibilità che
significa asservimento dei lavoratori
all’arbitrio delle decisioni dell’azienda su tutti gli aspetti del rapporto di
lavoro. Questo uso arbitrario e pretestuoso dei Contratti di Solidarietà non
solo sperpera i soldi dell’INPS, ma mette nelle fabbriche i lavoratori in una
condizione di debolezza e di ricattabilità.
Gli
interessi dei lavoratori non si difendono né compiacendo i padroni né con una
logica aziendale, ma con la lotta e l’unione delle diverse fabbriche.
RSU FIOM
Piaggio – RSU Continental non firmatari
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