Riteniamo
inaccettabile il comportamento di FCA che adotta sistemi di controllo e
repressione sui propri dipendenti. Ultimo caso in ordine cronologico è
l’episodio del pedinamento a distanza di un nostro collega durante i periodi
infortunio e di malattia.
Un’azienda
che si attribuisce stile e chiede la partecipazione non può e non deve
controllare in modo ossessivo i propri dipendenti al di fuori del posto di
lavoro, questo comportamento fa venir meno, a chi lo subisce, la serenità
necessaria per una vita professionale e familiare sacrosanta! Questo è il nuovo
sistema Marchionne? Questi sono i nostri nuovi padroni? Gli stessi che un
giorno si lasciano fotografare sorridenti con Renzi e i lavoratori sulla catena
di montaggio e il successivo ingaggiano professionisti dello spionaggio? Quanti
di noi vengono spiati e a che titolo? Abbiamo il forte sospetto, confermato
dalle nuove disposizioni in materia di controllo a distanza inserite nel Jobs
Act, che questo diventerà uno strumento spietato in mano ai padroni per far
fuori in massa lavoratori scomodi, esuberi della produzione o non inclini a
piegare la testa. Se passa, nell’indifferenza generale, la logica che l’azienda
può spiarci dovunque senza apparente motivo, potremmo iniziare a sentir parlare di
licenziamento per diffamazione, perché, mentre ti trovavi al bar con gli amici,
ti è scappata una parolaccia pensando ai carichi di lavoro piuttosto che ai
tanti straordinari da eseguire per il profitto di pochi. Ultima riflessione,
chi è spiato dal padrone? Solo noi dipendenti? I nostri figli quando stanno con
noi? Le nostre mogli mentre si trovano in nostra compagnia? Ci spiano quando
stiamo a casa, cosa riprendono? Me e la mia famiglia nella nostra intimità? Questo
comportamento è vergognoso! La nostra incondizionata solidarietà a Luigi, noi
staremo al suo fianco in questa difficile battaglia.
Coordinamento
lavoratrici e lavoratori FCA
comunicato pubblicato sul sito http://sindacatounaltracosa.org/2015/06/21/2683/
Nessun commento:
Posta un commento
Cara lettrice, caro lettore,
abbiamo deciso di porre alcuna restrizione ai commenti: chiunque può commentare come meglio ritiene, anche in forma anonima, i post di CUBlog. Tuttavia apprezziamo sia la buona educazione (anche nel dissenso più aspro) sia la vostra firma.
La Redazione di CUBlog