Presidio
davanti l'ambasciata svedese, in piazza Rio de Janeiro. Situazioni simili per i
punti vendita di Porta di Roma e Anagnina. "La democrazia è
imbavagliata"
Va avanti la
lotta dei lavoratori Ikea. Venerdì la Flaica Roma ha indetto uno sciopero ed
effettuerà un presidio, dalle 9 alle 14, davanti l’ambasciata svedese (piazza
Rio de
Janeiro). “La decisione è stata presa alla luce delle deludenti trattative sindacali al ribasso portate avanti da Cgil, Cisl e Uil dello scorso 14 settembre. Si tratta – ha spiegato Giancarlo Desiderati, segretario provinciale della Flaica Roma – di tagli importanti della retribuzione dei lavoratori che causerà la perdita di quasi 200 euro netti in busta paga. E stiamo parlando di stipendi già al limite del vivere dignitoso”.
Janeiro). “La decisione è stata presa alla luce delle deludenti trattative sindacali al ribasso portate avanti da Cgil, Cisl e Uil dello scorso 14 settembre. Si tratta – ha spiegato Giancarlo Desiderati, segretario provinciale della Flaica Roma – di tagli importanti della retribuzione dei lavoratori che causerà la perdita di quasi 200 euro netti in busta paga. E stiamo parlando di stipendi già al limite del vivere dignitoso”.
Situazioni.
La situazione è praticamente la medesima nei due punti vendita della Capitale,
Porta di Roma e Anagnina: mille dipendenti, tra addetti vendita, al ristorante
interno al negozio e impiegati del settore logistica, che lavorano quasi 24 ore
al giorno. “I lavoratori Flaica avranno un altro motivo per scioperare e
manifestare – ha aggiunto Desiderati – all’interno dei negozi Ikea la
democrazia è imbavagliata. Cgil, Cisl e Uil hanno deciso che non siano più i
lavoratori a eleggere le loro rsu (rappresentanze sindacali); ma queste vengono
nominate dall’alto, dai vertici del sindacato – aggiunge Desiderati – i nostri
iscritti sono stanchi di non avere voce in capitolo in azienda pure essendo
molto rappresentanti”.
Articolo
dal sito :www.romapost.it
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