Con una
missiva del 16 ottobre 2015 il ministero dei Trasporti ci ha "INVITATO A
DESISTERE" dallo Sciopero Nazionale Ferroviario del 24/25 ottobre e dallo
Sciopero del comparto aereo in WFS Ground Italy del 24 ottobre negli scali di
Linate e Malpensa; con la motivazione di salvaguardare EXPO.
Risposta:
Al
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
OGGETTO:
Risposta a Vs. invito del 16/10/15 a desistere da Scioperi del 24-25/10/15
Rispetto a
vostra missiva inviataci il con protocollo 0038337 del 16/10/2015, a firma del
capo di
gabinetto
Mauro Bonaretti, riguardante la nostra proclamazione di sciopero nazionale per
i giorni
24\25
ottobre 2015, riteniamo l’invito a desistere, anziché a rimodulare o differire,
irrispettoso
delle gravi
problematiche che concernono l’agitazione e delle esigenze dei lavoratori del
comparto
dei
trasporti.
I ferrovieri
hanno subito negli ultimi anni 4 CCNL consecutivi al ribasso, che hanno ridotto
drasticamente,
diritti e tutele dei lavoratori del settore e sono in procinto di un nuovo
rinnovo contrattuale, nel quadro di uno sciagurato processo di privatizzazione,
per il quale hanno il diritto
di
mobilitarsi per ottenere le migliori condizioni di lavoro possibili.
Peraltro
legge Fornero ha comportato per i ferrovieri un grave peggioramento delle
regole pensionistiche che hanno aumentato per alcune categorie di ferrovieri,
l’età pensionistica di ben 7
anni,
portandola oltre l’aspettativa di vita media di queste categorie.
Nessuno
degli vari appuntamenti con le Commissioni parlamentari ha mutato una virgola
dello status quo.
I ferrovieri
sono anche di fronte alla prospettiva di una privatizzazione, annunciata dal
governo
italiano,
pericolosa per la tutela dei propri diritti contrattuali e per la stabilità del
lavoro.
Si aggiunge
che da anni assistiamo ad un gravoso smantellamento del Servizio Base (IC e
ICN) e
del servizio
Cargo che anche pone pesanti interrogativi e preoccupazioni per il futuro di
centinaia
di lavoratori,
nonché per l’utenza delineando la fine dell’idea di trasporto come risorsa
sociale,
situazioni
già segnalati anche alle istituzioni senza ad oggi alcuna risposta concreta.
Si aggiunge
la situazione disastrosa di NTV che già sta portando ripercussioni pesanti per
gli
addetti e
minaccia il posto di lavoro di migliaia di lavoratori.
Per quanto
riguarda i lavoratori del trasporto Aereo per la proclamazione di sciopero per
l’azienda
WFS Ground Italy degli scali di Milano Linate e Malpensa, si tratta di un
settore in cui le
privatizzazioni
e il susseguirsi di cambi d’appalto degli ultimi anni hanno colpito duramente i
lavoratori
già raggiunti da innumerevoli licenziamenti e gravi peggioramenti delle
condizioni di
lavoro, di
fronte alle quali è inevitabile mobilitarsi per difendere i propri minimali
diritti.
DI
FRONTE A TUTTO CIÒ E SOPRATTUTTO SENZA ALCUNA CONCRETA APERTURA DI
DISCUSSIONE
CHE RIMETTANO AL CENTRO DELL’ATTENZIONE LE LEGGITIME ASPETTAVE DEI
LAVORATORI,
COME POTREMMO DESISTERE?
Perché l’invito
del Ministro come già la convocazione del Prefetto di Milano non siano intese a
deprimere le
istanze di una delle parti sociali, ovvero quella che rappresenta le ragioni
del lavoro,
si chiede
che medesimo invito alla desistenza sia lanciato ai soggetti governativi e
aziendali
coinvolti
nella vertenza. In concreto si chiede che il Ministero si faccia garante di una
immediata
seria
convocazione alla trattativa con tra le parti, tesa quantomeno a trovare la
formula che
permetta di
sospendere/rinviare le azioni di sciopero in corso.
Rileviamo
che peraltro come Cub Trasporti, sempre per la motivazione di Expo siamo stati
pesantemente
colpiti da provvedimenti di precettazione: 3 nel TPL per ATM e già uno recente
in
FS,
situazione che mina seriamente il diritto di sciopero costituzionalmente
garantito.
Si rilevi
peraltro che i visitatori possono raggiungere la manifestazione anche con altri
mezzi
diversi dal
treno e che lo sciopero in WFS Ground Italy non influisce concretamente sui
flussi dei
cittadini,
interessati a visitare la manifestazione.
Se da un
lato infatti le parti sociali stipulanti il Testo Unico , e a breve anche il
governo, rifiutano di
ammettere la
rappresentatività presso i lavoratori delle vertenze che questa OS sta portando
avanti,
dall’altra si fa di tutto per intervenire sulle iniziative paventandone la
portata sociale, e
riconoscendone
così implicitamente la rappresentatività nel mondo del lavoro.
Milano,
19/10/2015
Cub
Trasporti.
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