Il decreto
del governo che taglia 208 prestazione sanitarie è una oscenità di una gravità
assoluta e inaccettabile. Obbedendo ancora una volta ai canoni liberisti e agli
interessi privati nella sanità e nei servizi essenziali, il governo Renzi e il
ministero della salute tagliano le prestazioni del servizio sanitario pubblico
che lavoratrici, lavoratori e pensionati si sono già pagati con anni di
contributi e imposte proprio per consentire che tutta la popolazione possa
godere delle cure, della salute e di una aspettativa di vita adeguata.
Le scelte
del governo Renzi vanno in una direzione contraria e pericolosa. Da un lato
aumentano l’età pensionabile sfruttando fino all’ultimo lavoratrici e
lavoratori, dall’altro abbassano gli standard sanitari e le possibilità di
cura. I tagli alle prestazioni sanitarie sono una minaccia alle condizioni di
vita e alla sopravvivenza della società.
I medici,
secondo questa legge, perché verrebbero sottoposti a regole e comportamenti di
tipo aziendalistico. È evidente infatti anche in questa “riforma” si ispira al
modello Renzi-Marchionne. Il modello
aziendale fondato sul profitto è quello che da tempo si sta imponendo nei
servizi pubblici, in questo modo trasformando le persone ed i loro diritti
costituzionali in oggetti di mercato.
Già adesso
milioni di persone hanno ridotto le spese per curarsi. Con l’attuazione del
decreto Lorenzin la gente si curerà ancora meno o si potrà curare solo se ha i
soldi per pagarsi la sanità e le assicurazioni private. Il risultato è che nei prossimi anni
aumenteranno le malattie e la mortalità nella popolazione. E’ già accaduto in
questi ultimi anni nella Grecia devastata dalle feroci misure di austerità, con
la restaurazione selvaggia del capitalismo. In questi paesi è diminuita la
popolazione, è aumentata la mortalità (inclusa quella infantile) ed è diminuita
l’aspettativa di vita.
La
diminuzione delle aspettative di vita è
stata teorizzata dal Fmi come soluzione per ridurre le spese previdenziali a
fronte dell’invecchiamento relativo della popolazione (e magari per aumentare
le spese militari e l'economia di guerra). In pratica stanno teorizzando e
mettendo in atto soluzioni di tipo nazista che puntano ad eliminare le quote di
popolazione non più utilizzabile per la produzione e lo sfruttamento sul
lavoro.
Questo
decreto sulla sanità è criminale e criminogeno e va completamente respinto.
Quale
sarebbe la proposta alternativa di FREE-ITALIA?
Mantenere,
anzi rafforzare il servizio gratuito della sanità pubblica, elevandone la
qualità, rendendo migliori e più efficienti le prestazioni dei presidi
sanitari.
Come?
Intensificando
gli investimenti statali. Non c'è altro modo. Lo stesso discorso vale per il
comparto dell'istruzione, laddove i fondi alle scuole pubbliche vengono ridotti
per dirottarli agli istituti privati. E poi ci si lagna che manca persino la
carta igienica nei bagni degli alunni. O ci si lamenta di qualche lentezza,
inefficienza o ritardo presso un pronto soccorso.
Sarebbe
sufficiente abolire ogni finanziamento statale alle scuole private, lotta seria
alla corruzione, abolire i costi della politica E tagliare le spese militari,
anziché tagliare i diritti universali. Oltretutto, ciò sarebbe in perfetta
linea con la nostra costituzione.
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