Appello a tutti i sindacati confederali, di base e autonomi: l'8 Marzo
fermiamo il mondo per dire no alla violenza maschile sulle donne
Siamo le donne che hanno costruito la grande mobilitazione nazionale
dello scorso 26-27 novembre che ha visto scendere in piazza più di
duecentomila persone.
Con lo slogan Non Una di Meno ci siamo rimesse in marcia contro la
violenza maschile sulle donne insieme a tutt* coloro che hanno
riconosciuto questa lotta imprescindibile per la trasformazione radicale
dell'esistente.
La manifestazione ha ribadito che la violenza è un problema strutturale
delle nostre società e agisce in ogni ambito della nostra vita. Il
femminicidio è la punta dell'iceberg, l'epilogo tragico di una catena di
discorsi e atti, simbolici e concreti, che dalla casa al posto di
lavoro, dalla scuola all'università, negli ospedali e sui giornali, nei
tribunali e nello spazio pubblico tende ad annientarci.
Sappiamo come la violenza sulle donne si esprime in una molteplicità di
agiti/piani: nella disparità salariale; nelle tante discriminazioni sui
posti di lavoro, nei luoghi della formazione e della ricerca; nello
sfruttamento del lavoro domestico e di cura, sottopagato e gratuito; nel
ricatto della precarietà; nella privatizzazione della salute e dei
servizi; nella negazione della libertà di scelta e
dell'autodeterminazione, nella violenza ostetrica e medica,
nell'obiezione di coscienza dilagante, nella squalificazione del nostro
ruolo e della nostra dignità.
Ma siamo altrettanto consapevoli - e dobbiamo farlo capire a molti - del
peso che le donne, più della metà della popolazione mondiale, hanno nei
processi economici, sociali,culturali, produttivi e riproduttivi, e
della forza di mobilitazione trasformativa che possono esprimere e
stanno esprimendo in tutto il mondo.
Le giornate del 26 e 27 Novembre sono state solo l’inizio di un percorso
di lotta, di elaborazione, di trasformazione, dunque, perché sentiamo
fortemente il bisogno che tutto questo non rimanga sul piano
esclusivamente simbolico.
Per questo abbiamo fatto nostro l'appello delle donne argentine alla
costruzione di uno SCIOPERO INTERNZIONALE DELLE DONNE PER IL PROSSIMO 8
MARZO. Una giornata in cui rivendicare la nostra forza agendo la nostra
sottrazione/astensione da ogni funzione produttiva e riproduttiva che ci
riguardi.
Si tratta di un esperimento inedito in Italia che ha come riferimenti
più prossimi gli scioperi delle donne argentine e polacche dei mesi
scorsi. E' una sfida che lanciamo per rimettere al centro, dopo il 26 e
il 27 novembre, il protagonismo delle donne contro la violenza
psicologica, fisica, sociale, economica, politica e culturale, perché
“Se le nostre vite non valgono, allora ci fermiamo”.
Chiediamo, quindi, a tutti i sindacati confederali, di base e autonomi,
in particolare a tutti quelli che hanno aderito alle giornate del 26 e
del 27 Novembre, di mettersi al serviziodella mobilitazione delle donne
e di indire lo sciopero generale per la giornata dell'8 Marzo 2017,
essere strumento utile allo sciopero e non ostacolo all'adesione delle
lavoratrici e di tutt* coloro intendano partecipare a questa nuova
giornata di lotta per la nostra autodeterminazione.
Non Una Di Meno
www.nonunadimeno.wordpress.com
@nonunadimeno
Fb: NON UNA DI MENO
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