Ieri si è tenuto l’incontro presso Enac alla presenza di Sea spa in quanto gestore aeroportuale, e delle società operanti al cargo, MLE ALHA e Beta TRANS. Assenti consorzi e coop., a dimostrazione che sono semplici contenitori di manodopera.
L’incontro, richiesto da tutti i sindacati, a seguito del grave incidente avvenuto 20 giorni fa, che vede ancora un lavoratore in coma farmacologico, per affrontare i problemi della sicurezza nell’area cargo di Malpensa.
Le aziende, per bocca di Mle, ribadendo che al cargo si rispettano tutte le norme di sicurezza, hanno proposto di istituire corsi di formazione, ai lavoratori che si infortunano per “prevenire” e limitare gli infortuni.
Tutte le richieste avanzate dalle OOSS, non sono state prese in considerazione,come:
· Ristrutturazione delle ribalte, divenute per la mole di merce trattata, piccole e non più in sicurezza;
· Definizione di spazi ben delimitati, di sosta del personale esterno al cantiere;
· Istituzione di un’autorità di vigilanza in materia di sicurezza sul lavoro su tutto il territorio del Cargo, con possibilità di sanzioni;
· Obbligo al personale esterno di utilizzo delle attrezzature antinfortunistiche;
· Verifica dei carichi di lavoro, dei turni e delle attrezzature utilizzate;
· Rientro attività date in subappalto come le Poste Italiane ed il rispetto della norma prevista da Enac, sul massimo 30% di subappalto;
NELLA SOSTANZA, MLE ALHA E BETA TRANS, RITENENDO CHE LA SITUAZIONE ATTUALE SIA A NORMA, E PROPONENDO PER COMBATTERE GLI INFORTUNI, CORSI DI FORMAZIONE AL PERSOANALE, è COME SE AVESSERO DETTO:
SE TI INFORTUNI E’ COLPA TUA!
Con queste posizioni, appare inevitabile, che deve continuare la mobilitazione.
Al Cargo c’è chi pensa solo al profitto, a discapito della sicurezza e del rispetto delle norme, delle leggi e del rispetto dei lavoratori. Con l’aumento dei volumi di merce trattata a Malpensa, che sarà in continuo aumento, appare evidente la miopia e l’incapacità di gestire la situazione, da parte di chi dirige le società del Cargo.
Dobbiamo inoltre riscontrare la subalternità di Enac che, anche a fronte di precise norme di legge da far rispettare, non muove un dito contro le società.
In questi giorni, con i ricatti sui turni di lavoro e con le intimidazioni, strani personaggi sindacali, in combutta con responsabili aziendali, cercano di fermare la lotta dei lavoratori, e cercano di diminuire la nostra presenza sindacale al cargo.
LA SICUREZZA DEL LAVORO E LA DIGNITA’, NON PUO’ ESSERE BARATTATA CON UN CAMBIO TURNO!
16/3/2017
Cub trasporti
www.cubmalpensa.it info@cubmalpensa.it
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