COMUNICATO APPALTI
GRANAROLO
Con il presente comunicato annunciamo la nostra
uscita dall’SGB (Sindacato Generale di
Base) e la conseguente adesione al SOL COBAS (Sindacato Operai in Lotta Cobas).
Ormai da tempo ci troviamo in profondo disaccordo
con la linea e la pratica sindacale della dirigenza dell’SGB, la quale, al di
là dei propositi e delle belle parole, si è rivelata essere una piccola
burocrazia. Siamo convinti che un sindacato di classe debba tutelare e
promuovere ogni realtà territoriale che esprima il genuino desiderio di lottare
contro il padronato. Così non è avvenuto nel sindacato in cui noi abbiamo
militato.
In più episodi, infatti, SGB si è mostrata più
attenta a gestire in maniera centralista l’esistente, dando una solidarietà
fredda a molti tentativi di costruire sul territorio un sindacato deciso e
combattivo. Altre volte, addirittura, in maniera ambigua e ricattatoria ha
rifiutato di sostenere praticamente e idealmente l’attività da noi svolta.
Questo atteggiamento distratto e riottoso ha pesato soprattutto su una realtà
di lavoratori per lo più provenienti dall’estero ed impiegati nel difficile ambito
delle cooperative. Inoltre la scarsa attenzione all’andamento delle lotte territoriali
ha provocato un clima di spaesamento ed incomprensione, generando così lo spazio
in cui il padronato ha potuto mostrare la sua forza repressiva.
Con il senno di poi possiamo tranquillamente
affermare che l’operazione di scissione dall’USB per dar vita all’SGB,
operazione che rivendichiamo e riteniamo legittima, in quanto con entusiasmo e
dedizione ci siamo prodigati a collaborare, si è rivelata un’operazione di
facciata e non all’altezza dell’impegno che la lotta di classe necessita in
questa fase. La micro burocrazia dell’SGB, in definitiva, si è mostrata molto
più attenta a costruirsi verticalmente piuttosto che ascoltare e promuovere
l’azione orizzontale.
Inoltre, con l’intento di facilitare il patto
federativo con la CUB, l’SGB ha deciso di penalizzare la federazione di Lecco, a
cui noi facciamo riferimento, la
quale si è da sempre rivelata essere una delle più radicali e combattive.
Questo è l’ennesimo esempio, forse uno dei più significativi, del desiderio di
non coinvolgere i singoli militanti impegnati sul territorio nella costruzione
di quel sindacato.
Queste in sintesi le motivazioni per cui noi oggi
decidiamo di abbandonare un sindacato, che al di là della sua nozione “di base” ha dimostrato di muoversi come
una piccola burocrazia, poco attenta all’evoluzioni delle lotte e più concentrata
in piccoli interessi di bottega, sia all’interno del medesimo sindacato che in altri.
DATA 22/04/2017
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