COMUNICATO SINDACALE
Mercoledì
7 febbraio 2018, durante l’assemblea sindacale delle ore 14,00, è stato
impedito ad un lavoratore della Guala Dispensing di intervenire nel dibattito.
Ci sono alcune considerazioni da fare su quanto accaduto:
1)
Questo
grave fatto è stato commesso da un funzionario di un sindacato confederale. Chi
ricopre questo ruolo dovrebbe essere un esempio del rispetto nei confronti dei
lavoratori. In questo caso, impedendo di parlare, è accaduto l’esatto
contrario.
2)
L’assemblea
sindacale è il luogo in cui tutti hanno il diritto di parlare, alla pari e
senza discriminazioni di nessun tipo.
3)
Nell’assemblea
sindacale la Rsu ha il ruolo di presiedere e coordinare, i lavoratori hanno
diritto di intervenire e parlare. Nel caso specifico, i rappresentanti
provinciali dei sindacati confederali erano ospiti, in quanto non facenti parte
del contesto Aziendale. C’è quindi un ulteriore motivo per definire
inaccettabile un atteggiamento del genere da parte di uno di loro.
4)
Fino
a quel momento l’assemblea si era svolta con circa 40 minuti (su 60 minuti di
durata totale) di relazione dei funzionari sindacali. Da poco era stato aperto
il dibattito. Questo per sottolineare che i funzionari avevano già avuto largo
spazio a disposizione.
5)
Tutto
questo è avvenuto senza che nessuno della RSU dicesse o facesse nulla per
impedire l’accaduto.
Fatte
queste considerazioni, vediamo con quali termini si possa definire
l’impedimento ad un lavoratore di parlare in assemblea. Ve sono diversi:
antidemocratico, autocratico, totalitario, prepotente…
Si
potevano riassumere tutti questi termini in uno solo, volutamente non lo
facciamo perché questo termine è già stato usato e forse abusato negli ultimi
giorni (nelle cronache nazionali). Sta di fatto che evidentemente tale
atteggiamento rispecchia l’individuo che l’ ha usato. A ognuno il proprio stile
e la propria appartenenza.
Allca-Cub Fronte di Lotta No Austerity
Allca-Cub Fronte di Lotta No Austerity
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