Rivendichiamo
il lavoro per dare dignità alla persone
Come abbiamo già detto, il piano di ristrutturazione aziendale di FLINT
Group Italia, che intende rilanciare la “competitività”, è fatto di tagli da
far pagare solo ai lavoratori ed evidenzia scelte irresponsabili.
Nello stabilimento di Baranzate,
coinvolto nei licenziamenti, si tenta di soffocare ogni rivendicazione sui
posti di lavoro, in cambio di una trattativa di secondo livello. Come CUB
esprimiamo il nostro dissenso ad una trattativa che mira a parlare di eventuali
benefici economici ma volta sostanzialmente a far tacere qualsiasi protesta su
quanto sta accadendo. Prima di discutere di premi bisogna affermare il diritto
al lavoro con il ritiro dei licenziamenti e con investimenti SERI: non ci vengano
a dire che 700mila euro sono un investimento serio!
Il contenimento dei costi attraverso la politica dei tagli sulla forza
lavoro di operai e impiegati e non sui
dirigenti (1 dirigente ogni 16 dipendenti sull’organico complessivo), non
corrisponde ad una reale esigenza né soluzione. Infatti, nell’ultimo bilancio si
evidenzia che i dirigenti gravano sui costi del personale per l’11%, circa 2.832.000
euro, oltre che all’altro notevole vero peso contabile rappresentato dai costi
di gestione per servizi che ammonta a ben 22.500.000 euro annui. Tali voci di
spesa non sono affatto competitive ed evidenziano forti sprechi in netta
contraddizione con la politica di risparmio e sviluppo dell’azienda. I lavoratori di questo non sono
responsabili e certo non devono essere i lavoratori a pagare per una riduzione
dei costi perdendo il posto di lavoro!
L’azienda con queste
scelte fa una deliberata dichiarazione di guerra ai suoi dipendenti ora e per
il futuro. Il sindacato non può restare fermo ed assistere a tale scempio!!
La Flint deve fare chiarezza sulle scelte e le strategie di un piano
industriale richiesto più volte e mai ottenuto,di rilancio e sviluppo, con impegni
concreti sugli investimenti a garanzia del futuro di tutti i lavoratori. Senza
garanzie industriali, il rischio concreto è che ci si ritrovi a breve nelle
stesse identiche condizioni, con nuovi esuberi e nuove procedure di licenziamento.
Noi rifiutiamo una
ristrutturazione al buio. È necessario che Flint ritiri i licenziamenti e si
apra un tavolo negoziale fondato sulla affidabilità reciproca degli
interlocutori, individuando strumenti alternativi che permettano di mantenere l’occupazione
di tutti i lavoratori prima dei licenziamenti.
Invitiamo tutte le
lavoratrici e i lavoratori della Flint a mobilitarsi al massimo per la difesa
dei propri diritti e del proprio posto di lavoro.
Da settimana prossima comincerà lo stato
di agitazione indetto dalla ALLCA-CUB con blocco degli straordinari e scioperi.
Bisogna pensare in
termini solidaristici nell'interesse di tutti i lavoratori.
Le divisioni fra i
lavoratori non pagano mai e favoriscono solo il padronato.
L'unione e la lotta
pagano sempre. C'è bisogno del sostegno e dell'impegno di tutti.
Non schierarti tra i
rassegnati: unisciti alla CUB, insieme possiamo fare molto!
Milano, 16 ottobre 2014
A.L.L.C.A. (Associazione Lavoratrici
e Lavoratori Chimici-Affini)
Confederazione Unitaria di Base
20130 Milano - V.le Lombardia, 20 - Tel. 02/70631804 - Fax 02/70602409 -
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