Oggi 30 novembre la Fiom ha deciso di
dividere ulteriormente i lavoratori, sostenendo così la linea padronale di
dividere gli sfruttati per indebolirli.
In questi anni si è diviso i lavoratori
facendo credere
- che l’abolizione della scala mobile non avesse prodotto un
impoverimento salariale;
- che il pacchetto Treu non avrebbe mai
creato un mercato di sfruttati con l’introduzione delle agenzie interinali;
- che l’abolizione dell’art 18 non avesse
nulla a che fare con coloro che avevano il posto fisso;
- che il Jobs Act interessasse solo i
giovani;
- che le pensioni riguardassero solo gli
anziani;
- che la lotta dei deportati di Nola
appartenesse solo a Nola e quelli dell’Itca solo all’Itca;
- che l’accordo di Pomigliano mai si
sarebbe allargato agli altri stabilimenti;
- che le ditte interne alla Fiat non
hanno nulla a che vedere con il mondo Fiat;
- che le terziarizzazioni interne non
sono uno spacchettamento che nasconde tagli del personale in esubero;
- che essere licenziati senza un
preavviso tocchi solo alle nuove generazioni;
- che possa essere spiato solo il
“cattivo” fuori dagli orari di lavoro, accettando che il datore di lavoro possa
entrare nelle nostre intimità personali ed affettive.
- che negli stessi stabilimenti possano
esserci operai che svolgono le medesime mansioni con stipendi ed orari diversi.
L’ ennesima separazione avviene oggi!
Si vuol far credere che i problemi dei
lavoratori Alfa Romeo, che lavorano sulla catena o nel reparto Finizione, non
riguardino tutti i dipendenti dello stabilimento.
La strategia di dividere i lavoratori
per renderli più deboli e addomesticabili è oggi utilizzata dalla Fiom che in
tutta fretta è stata felicissima di tornare al tavolo con il padrone e mettersi
al suo servizio.
La vittoria dei padroni e
dei suoi SERVI è dovuta in questi anni alla divisione dei lavoratori
E’ urgente che torniamo ad essere uniti
e senza individualismi settoriali
Diciamo NO alle
assemblee di reparto e di aree produttive!
Piedimonte
S.G., 30 novembre 2017
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