L’ENDOMETRIOSI È UNA MALATTIA CHE COLPISCE TRE
MILIONI DI DONNE IN ITALIA. IN COSA CONSISTE QUESTA PATOLOGIA?
L'endometriosi
(da endo, dentro e metra, utero) è una malattia cronica e complessa, originata
dalla presenza anomala del tessuto che riveste la parete interna dell’utero,
cioè l'endometrio, in altri organi quali ovaie, tube, peritoneo, vagina,
intestino. Ciò provoca sanguinamenti interni, infiammazioni croniche e tessuto
cicatriziale, aderenze ed infertilità. Ogni mese, sotto gli effetti degli
ormoni del ciclo mestruale, il tessuto endometriale impiantato in sede anomala
va incontro a sanguinamento, nello stesso modo in cui si verifica a carico
dell'endometrio normalmente presente in utero. Tale sanguinamento comporta
un'irritazione dei tessuti circostanti, che dà luogo alla formazione di tessuto
cicatriziale e di aderenze.
È questa è la descrizione medica più appropriata, purtroppo però l'endometriosi colpisce anche tanti altri organi, a volte lavora nel corpo femminile in maniera subdola e silenziosa, molte altre invalida la vita sotto tutti i punti di vista già durante gli anni della ricerca di una diagnosi la quale nel 80% dei casi arriva dopo circa 8 anni di ricerche mediche. Nel gergo più comune avere l’endometriosi significa avere durante ogni ciclo mestruale del tessuto endometriale che se ne va a spasso in altri organi e sanguina pertanto in sedi anomale, dando vita così a infiammazioni, cicatrici ed aderenze. Questo processo si ripete ogni mese.
QUAL È LA SINTOMATOLOGIA DELL’ENDOMETRIOSI? IN
ALTRE PAROLE QUALI SONO I DOLORI E DISAGI CON CUI UNA DONNA DEVE CONVIVERE
QUANDO HA QUESTA MALATTIA?
I sintomi
dell'endometriosi variano da donna a donna, così come varia la loro intensità e
la loro tempistica, tra i più significativi mi sento di segnalare i seguenti:
-dolore
pelvico cronico
- ciclo
mestruale abbondante e doloroso
-dolore
durante e dopo i rapporti sessuali
- cistiti
emorragiche
-periodi di
stitichezza alternati a diarrea
-menorragia
-affaticamento
cronico
In seguito,
dopo la scoperta della malattia, o dopo il primo intervento, possono subentrare
altri sintomi legati ai nervi purtroppo infiltrati, come dolore neuropatico o
alle aderenze e cicatrici causate dagli
interventi, coliche renali, dolori ureterali.
OTTO ANNI IN MEDIA TRA I PRIMI SINTOMI E LA
DIAGNOSI SONO UN’ETERNITÀ. UN DATO ALLARMANTE DA CUI SI EVINCE UNA QUASI TOTALE
IMPREPARAZIONE DELLE NOSTRE STRUTTURE SANITARIE, DOVE MANCA UNA RISPOSTA MEDICA
ADEGUATA AI DOLOROSISSIMI SINTOMI CHE LAMENTATE. ESISTONO TEST O ESAMI NON
INVASIVI IN GRADO DI RILEVARE L’ENDOMETRIOSI?
Come tu
stesso hai sottolineato 8 anni in media per ottenere una diagnosi sono una
vita, anni trascorsi al pronto soccorso, da specialisti, senza ottenere
risposte.
Sottolineo
l'importanza di formare in modo appropriato i medici di base, in quanto
l'endometriosi nei testi universitari di
medici è appena citata, in maniera che
possano indirizzare sin da subito le loro pazienti ad effettuare esami mirati
come l'esame del sangue CA 125 ed una risonanza magnetica pelvica e addome
completo con mezzo di contrasto.
IL VOSTRO BLOG È UN PUNTO D’INCONTRO DI MOLTE
DONNE MALATE DI ENDOMETRIOSI, AGGIUNGEREI CHE È UNA TAPPA OBBLIGATA PER
CHIUNQUE VOGLIA INFORMARSI SULLA VOSTRA MALATTIA SENZA INCAPPARE NELLA GIUNGLA DEI TECNICISMI CLINICI E DEI
LINGUAGGI ASTRUSI DEI MEDICI. È DIRETTO, EMPATICO E COMPLETO DI TESTIMONIANZE,
FOTO, SPESE SOSTENUTE E MOLTO ALTRO ANCORA. PUOI RACCONTARCI COME È NATO E IN
QUANTE DONNE SIETE A LAVORARE DIETRO A QUESTO PROGETTO?
Ringraziandoti
per i complimenti inerenti al blog, voglio raccontarti che è nato dall'incontro
con altre donne affette da endometriosi che non vedevano e purtroppo non vedono
riconosciuti i propri diritti come dovrebbero. E nato dalla forza e la
determinazione di donne sparse per l'Italia di uscire dal silenzio, da singole
cittadine affette da una malattia cronica ed invalidante purtroppo non ancona
abbastanza conosciuta e riconosciuta.
Il blog è
di tutte le donne affette da questa patologia ed il nostro motto è un po’
"con le donne, per le donne".
Ogni
testimonianza, ogni foto, ogni testo contribuiscono alla riuscita di questo
blog.
La nascita
del blog oltre che a me è dovuta a ROBERTA COMETTI (Terni) che sin da subito ha creduto in
questo progetto, libero e lontano da associazioni e politiche, l'immagine ed i
contenuti oggi sono curati da GABRIELLA DOMIZIO (Napoli), collaborano alla
raccolta di testimonianze, spese, esperienze, problematiche e al gruppo di auto
aiuto ANTONIA PASSERI (Roma), MARIKA VISMARA
(Rimini), SILVIA TOSCO (Cuneo),
Michela Masat (Venezia), DEMETRIA SALIS (Oristano), DAIANA MICHELI (Roma), MARIA
CRISTINA VERAZZO (Bologna)
Tantissime
altre donne accorrono durante gli eventi e partecipano come possono. Le
ringrazio personalmente una ad una. Come ringrazio le persone esterne che
appoggiano le nostre iniziative dando vita ad altre, come l’ avvocato Francesca
Sorace e voi della CUB.
ALCUNE LAVORATRICI E LAVORATORI ISCRITTI ALLA
CUB HANNO GIÀ FATTO VOLANTINAGGI INFORMATIVI SULLA VOSTRA MALATTIA; E ALTRI NE
VERRANNO PROGRAMMATI. QUANTO È IMPORTANTE L’INFORMAZIONE E IN QUALI LUOGHI
SAREBBE MEGLIO CONCENTRARLA?
Oltre a batterci
per i nostri diritti la nostra missione è proprio quella di fornire una
corretta informazione. Siamo infinitamente grate alla Cub per il sostegno e l’ascolto
prestato e per le iniziative intraprese.
Il
volantinaggio mirato sarebbe molto utile nei consultori, nelle farmacie e
soprattutto nei luoghi di lavoro come le aziende dove spesso siamo soggette a
incomprensione o vero e proprio mobbing con la conseguente perdita del posto
lavorativo.
Le donne
malate di Endometriosi hanno il diritto di lavorare e di ottenere una fascia
invalidante che consenta il collocamento mirato, in quanto moltissime donne non
riescono neanche più a curarsi o fare controlli per problemi economici.
Importantissimo
fare informazione presso le scuole, nei consultori e nei studi dei medici di
base.
CHE TIPO D’IMPATTO HA QUESTA MALATTIA SULLA
VOSTRA VITA SOCIALE, FAMILIARE E SENTIMENTALE?
Anche
questa domanda è molto interessante e alquanto soggettiva, tuttavia facendo una
statistica sulla base delle testimonianze raccolte posso affermare che l’impatto
e spesso devastante. I sintomi riducono la vita sociale quasi a zero, fare
progetti diventa impossibile, anche una banale cena fuori si trasforma in un’impresa.
La diagnosi tardiva rafforzata dal falso mito dell’ipocondria induce all’isolamento
e all’incomprensione, causando disagi famigliari e allontanamenti nei rapporti
sentimentali.
IL NOSTRO È UN BLOG SINDACALE. PUOI SPIEGARE AI
NOSTRI UTENTI QUALI SONO LE CONSEGUENZE DELL’ENDOMETRIOSI SULLA VITA LAVORATIVA
DELLE DONNE CHE NE SONO AFFETTE E QUALI SONO LE VOSTRE RICHIESTE IN QUESTO
AMBITO?
Innanzitutto
grazie per averci dato voce e ascolto come sindacato, l’impatto della malattia
sulla vita lavorativa e disarmante. La maggior parte delle testimonianze parla
di perdita del posto di lavoro per assenze per malattia a causa del mancato
riconoscimento della patologia come invalidante.
Coloro che
sono "tutelate" da un qualsivoglia contratto che impedisca il
licenziamento sono sottoposte a mobbing, emarginazione, incomprensione,
umiliazioni. Puoi aver dato anche l’anima in quel lavoro, ma ad un tratto
divieni un problema "la malata immaginaria", "Quella che sta
sempre male", e non tardano ad arrivare pressioni e ripercussioni
psicologiche.
“LA
REPUBBLICA TUTELA LA SALUTE COME FONDAMENTALE DIRITTO DELL'INDIVIDUO E
INTERESSE DELLA COLLETTIVITÀ, E GARANTISCE CURE GRATUITE AGLI INDIGENTI. (…)”. QUANDO LEGGI QUESTE PAROLE, TRATTE DALL’ART.
32 DELLA COSTITUZIONE ITALIANA, A COSA PENSI?
L’articolo
32 della Costituzione da te citato per noi non trova riscontro, purtroppo ad
oggi non ne trova proprio nell’ambito del regime pubblico sanitario nazionale,
ma nonostante provi una fortissima indignazione per questo, sono convinta che
ciò non debba portare a smettere di battersi per i propri diritti.
UN’ULTIMA COSA, VALENTINA. TU SEI UN
RIFERIMENTO PER MOLTISSIME DONNE MALATE DI ENDOMETRIOSI, IMMAGINA DI ESSERE SU
UN PALCO AL CIRCO MASSIMO CON UN MICROFONO IN MANO, DAVANTI A TE C’È LA MAREA
UMANA DELLE TRE MILIONI DI DONNE COLPITE DA QUESTA MALATTIA. HAI CINQUE MINUTI
A DISPOSIZIONE, A TE LA PAROLA…
Se potessi
parlare a tutte le donne affette da endometriosi avrei molto da dire, forse
quasi da urlare: uscite dal silenzio, raccontate i vostri dolori, i vostri
disagi, battetevi con noi per i nostri diritti. Parlatene, parlatene, parlatene,
anche solo "adottare" un ignorante in materia può essere utile.
Non isolatevi,
cercate gruppi di autosostegno come il nostro.
Non
smettete mai di ascoltare i segnali che manda il vostro corpo, affidatevi a
degli specialisti, pretendete il giusto trattamento pre e post operatorio o pre
e post terapia. Informatevi sull’alimentazione, altro aspetto fondamentale per
la nostra patologia trascurato ancora dai più. Non abbiate paura di raccontare
che questa patologia così subdola sfilaccia corpo e anima. Parliamo dell’impossibilità
economica di curarci, dei tempi di attesa assurdi per esami ed interventi,
denunciamo il mobbing nei luoghi di lavoro. Battiamoci insieme per noi, per le
generazioni future, per ottenere un codice di esenzione per patologia ed una
fascia invalidante che consenta l’accesso al collocamento mirato. 3.000.000. di
donne sono un numero impressionante. Non potranno ignorarci per sempre.
Ringrazio
vivamente Valentina per averci rilasciato quest’intervista.
Ricordo
alle donne affette da endometriosi, ai loro conoscenti e a chiunque voglia e
possa interessarsi a questa causa che il blog da visitare è: http://ioholendometriosi.blogspot.it/
È
importante uscire dall’isolamento e unirsi per rendere più efficace questa
battaglia!
Diego
Bossi
Le donne malate di endometriosi non vengono tutelate e in più sul lavoro vengono discriminate, soprattutto dalle proprie colleghe donne!!! C'è poca solidarietà femminile e spesso veniamo proprio ignorate! Grazie CUB
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