Bari. Gli
operai del Comitato operai in lotta della Bridgestone lunedì 11 aprile hanno
organizzato, con il sostegno del coordinamento No Austerity, un presidio
davanti ai cancelli per respingere il licenziamento di 54 operai, letteralmente
cacciati dal posto di lavoro dagli arroganti capetti aziendali.
Un
licenziamento frutto di un vigliacco accordo tra l'azienda e i sindacati
concertativi (Cgil, Cisl, Uil), per respingere il quale è nato da subito il
combattivo Comitato degli operai Bridgestone (qui la piattaforma del Comitato:
Il presidio
di lunedì - annunciato dagli operai davanti a migliaia di persona domenica 10
aprile dal palco del concertone a sostegno del SI al referendum del 17 aprile -
ha avuto un'ampia adesione, riuscendo a bloccare la produzione dello
stabilimento e tenendo sotto scacco la multinazionale. Gli operai licenziati
hanno anche dato vita a un'azione simbolica, incatenandosi davanti alla
fabbrica. Numerosi i solidali accorsi a sostegno della lotta: oltre al
coordinamento No Austerity, presenti anche operai e lavoratori di altri
stabilimenti, Alternativa comunista, alcuni studenti e il sindacato Cub.
Durante la giornata di protesta è stato più volte bloccato il traffico nelle
strade adiacenti alla fabbrica, col blocco dei camion del trasporto merci. Un
blocco autorganizzato dai lavoratori che, grazie all'ampia adesione e alla
combattività degli operai, ha infine costretto l'rsu interna (che pure aveva
approvato l'accordo infame!) a proclamare due giorni di sciopero.
Gli
attivisti di No Austerity di tutta la Puglia (Bari, Barletta, Andria e Lecce)
hanno partecipato alla giornata di lotta e resteranno al fianco degli operai
fino al ritiro dei licenziamenti.
UNITI E DETERMINATI SI VINCE!
NO AUSTERITY PUGLIA
Nessun commento:
Posta un commento
Cara lettrice, caro lettore,
abbiamo deciso di porre alcuna restrizione ai commenti: chiunque può commentare come meglio ritiene, anche in forma anonima, i post di CUBlog. Tuttavia apprezziamo sia la buona educazione (anche nel dissenso più aspro) sia la vostra firma.
La Redazione di CUBlog