giovedì 3 novembre 2016

Verbale Attivo ALLCA- CUB Milano, 22 ottobre 2016 e documenti allegati

Verbale Attivo ALLCA- CUB Milano, 22 ottobre 2016

Il giorno 22 ottobre si è tenuto un Attivo ALLCA-CUB di militanti, delegati RSU e iscritti, a Milano, presso la sede nazionale di viale Lombardia 20.

La riunione si apre alle ore 9.30 sui seguenti temi oggetto della richiesta di convocazione:
1) situazione dell’ALLCA e programmazione attività
2) report Assemblea CUB del ½ luglio 2016
2) definizione sindacato di base e stato della CUB
3) sciopero generale 4 novembre: organizzazione attività

La discussione si è animata con il disappunto giunto da alcuni militanti per la mancata costruzione di un percorso unitario del sindacalismo di base nella mobilitazione di uno sciopero generale che invece a distanza di qualche settimana, il sindacalismo di base indice due scioperi generali separati: il 21 ottobre e il 4 novembre.
Altro elemento di discussione è la scelta del 4 novembre che vede esclusi dalla mobilitazione la categoria dei trasporti ritenuta strategica sul piano della risonanza e il disagio.
Inoltre la scelta del 4 novembre (ex festività) pone il dubbio tra i lavoratori di alcune categorie per una possibile doppia trattenuta in caso di sciopero.

Per quanto concerne la ex festività del 4 novembre soppressa, nei CCNL in cui si prevede la retribuzione di 1/25 della mensilità, tale festività soppressa si riconduce alla Legge 54 del 1997 che per il 4 novembre tale ex festività viene spostata alla prima domenica del mese di novembre. Per cui l’assenza per sciopero nella giornata del 4 novembre non nega il diritto alla retribuzione di 1/25 della mensilità poiché tale ex festività viene sovrapposta alla prima domenica del mese.

Il report della Assemblea CUB del 1 e 2 luglio 2016 ha manifestato la debolezza dei contenuti politico sindacali in chiave di prospettiva futura ed ha evidenziato lo scivolone nel non aver documentato per tempo i partecipanti sulle modifiche dello Statuto.
Inoltre ha fatto emergere spiacevoli contrasti che minano la crescita e lo sviluppo dell’organizzazione.

Nell’ambito di un più ampio intervento, mirato a denunciare una carenza democratica nel nostro sindacato, sono stati presentati dai lavoratori Pirelli e militanti ALLCA CUB due documenti di critica: uno relativo alle recenti diffide dall’utilizzo di sigle “non conformi”, fatte pervenire ad alcuni compagni in occasione dell’organizzazione di un convegno su temi sindacali; l’altro relativo alla scelta della data dello sciopero generale del 4 novembre.

Si allegano i documenti delle due mozioni “Sciopero 4 novembre” e “Diffida” presentate da Fabrizio Portaluri, Diego Bossi, Matteo Moroni, Ivan Romanò





Si è convenuto che in futuro ALLCA deve mettere in condizioni i componenti del Coordinamento nazionale a confrontarsi con la base militante ALLCA affinché si possa dibattere i temi per cui si è chiamati al Coordinamento Nazionale.


Si è deciso di programmare l’attività sindacale del ALLCA per la costruzione delle RSA nei luoghi di lavoro in cui siamo presenti e potenzialmente esserci, attraverso il lavoro di comunicazione e propaganda dei motivi per cui non partecipiamo alle elezioni RSU con il nuovo accordo della rappresentanza del 10 gennaio 2010.

Si chiude la riunione della Segreteria Nazionale ALLCA alle ore 13.30 circa



Milano, 22 ottobre 2016




A seguire i testi dei due documenti che i lavoratori Pirelli  hanno chiesto di mettere ai voti. La richiesta è stata respinta con la motivazione che negli attivi non sono previste votazioni.
Le seguenti mozioni rimangono allegate al verbale.


ORDINE DEL GIORNO SCIOPERO 4 NOVEMBRE

Considerando che
-il 4 novembre , a causa della legislazione contro gli scioperi, sarà impossibile lo sciopero dei trasporti . La mancanza di questo settore depotenzierà  lo sciopero generale stesso, con una grossa perdita di visibilità.
-essendo il 4 novembre festività soppressa, diverse categorie  sarebbero sottoposte ad una doppia trattenuta per la giornata di sciopero.
-Il Si Cobas non sciopererà il 4 novembre perché questa data non lo convinceva. Faranno sciopero il 21 ottobre mentre anche Sgb ha manifestato dubbi sulla data scelta, indicendo in ritardo lo sciopero. In conclusione si è venuta così a rompere l’unità che si era realizzata il 18 marzo tra le diverse sigle sindacali conflittuali.
Riteniamo che non deve mancare un approccio unitario nell’indire uno sciopero. Ci rendiamo conto della difficoltà di indire la fermata con alcune sigle sindacali, soprattutto dopo la firma dell’accordo sulla rappresentanza. D’altra parte con due scioperi generali in pochi giorni, ci stiamo rifiutando di dare un’alternativa reale di lotta ai lavoratori, tra l’altro in un periodo così difficile sindacalmente. E’ vero che le scorciatoie non vanno praticate, ma è anche vero che decisioni autoreferenziali e burocratiche non aiutano.
Per tutti questi motivi riteniamo che lo sciopero del 4 novembre debba essere  rinviato e organizzato nei dovuti modi, cercando di coinvolgere maggiormente quantomeno gli attivisti dell’organizzazione.



DIFFIDA

Qualche giorno prima di un convegno organizzato da alcune realtà della Cub è arrivata una diffida  da parte di Marcelo Amendola, tra l’altro non si sa a quale titolo. Ai compagni di queste realtà si vieta di utilizzare sigle Cub prive di effettiva legittimità organizzativa, anche perché, viene ricordato, “ da sempre la costituzione delle Cub provinciali o regionali è soggetto a precisi criteri , tra l’altro ultimamente definiti  nell’assemblea nazionale della Cub del 1 e 2 luglio”. Nel caso si continuasse a utilizzare queste sigle si sarebbe passibili di provvedimenti.
Vogliamo ricordare:
-stiamo parlando di un convegno che ha cercato di affrontare tematiche generali di spessore che andassero al di là di divergenze che possono esserci state negli ultimi mesi.
-Le sigle messe in discussione esistono da anni e non crediamo si  possono eliminare  con un tratto di penna.
-si parla di precisi criteri stabiliti nell’ultima Assemblea nazionale. E’ evidente a tutti i partecipanti che la discussione relativa allo Statuto è stata una farsa, inclusa anche la votazione.
Gli spazi di democrazia all’interno della nostra organizzazione stanno venendo sempre meno. Notiamo un processo di burocratizzazione. A volte sembra di essere in Usb, con quello che significa.
Rendendoci conto delle difficoltà che ci sono oggi a fare sindacato, non crediamo che sguazzare verso una burocratizzazione sia la soluzione.

Fabrizio Portaluri, Diego Bossi, Matteo Moroni, Ivan Romanò



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