giovedì 16 marzo 2017

Sicurezza sul lavoro al Cargo: non fanno nulla!

Ieri si è tenuto l’incontro presso Enac alla presenza di Sea spa in quanto gestore aeroportuale, e delle società operanti al cargo, MLE ALHA e Beta TRANS. Assenti consorzi e coop., a dimostrazione che sono semplici contenitori di manodopera.

L’incontro, richiesto da tutti i sindacati, a seguito del grave incidente avvenuto 20 giorni fa, che vede ancora un lavoratore in coma farmacologico, per affrontare i problemi della sicurezza nell’area cargo di Malpensa.

Le aziende, per bocca di Mle, ribadendo che al cargo si rispettano tutte le norme di sicurezza, hanno proposto di istituire corsi di formazione, ai lavoratori che si infortunano per “prevenire” e limitare gli infortuni.

Tutte le richieste avanzate dalle OOSS, non sono state prese in considerazione,come:

·        Ristrutturazione delle ribalte, divenute per la mole di merce trattata, piccole e non più in sicurezza;

·        Definizione di spazi ben delimitati, di sosta del personale esterno al cantiere;

·        Istituzione di un’autorità di vigilanza in materia di sicurezza sul lavoro su tutto il territorio del Cargo, con possibilità di sanzioni;

·        Obbligo al personale esterno di utilizzo delle attrezzature antinfortunistiche;

·        Verifica dei carichi di lavoro, dei turni e delle attrezzature utilizzate;

·        Rientro attività date in subappalto come le Poste Italiane ed il rispetto della norma prevista da Enac, sul massimo 30% di subappalto;

NELLA SOSTANZA, MLE ALHA E BETA TRANS, RITENENDO CHE LA SITUAZIONE ATTUALE SIA A NORMA, E PROPONENDO PER COMBATTERE GLI INFORTUNI, CORSI DI FORMAZIONE AL PERSOANALE, è COME SE AVESSERO DETTO:

SE TI INFORTUNI E’ COLPA TUA!

Con queste posizioni, appare inevitabile, che deve continuare la mobilitazione.

Al Cargo c’è chi pensa solo al profitto, a discapito della sicurezza e del rispetto delle norme, delle leggi e del rispetto dei lavoratori. Con l’aumento dei volumi di merce trattata a Malpensa, che sarà in continuo aumento, appare evidente la miopia e l’incapacità di gestire la situazione, da parte di chi dirige le società del Cargo.

Dobbiamo inoltre riscontrare la subalternità di Enac che, anche a fronte di precise norme di legge da far rispettare, non muove un dito contro le società.

In questi giorni, con i ricatti sui turni di lavoro e con le intimidazioni, strani personaggi sindacali, in combutta con responsabili aziendali, cercano di fermare la lotta dei lavoratori, e cercano di diminuire la nostra presenza sindacale al cargo.

 

LA SICUREZZA DEL LAVORO E LA DIGNITA’, NON PUO’ ESSERE BARATTATA CON UN CAMBIO TURNO!

16/3/2017

Cub trasporti

www.cubmalpensa.it info@cubmalpensa.it

 

mercoledì 1 marzo 2017

Al Fanti di Carpi (MO) studentesse e insegnanti si preparano allo sciopero dell'8 marzo

La scuola non è solo didattica. 
La vera "BUONA SCUOLA" è quella che sviluppa il senso critico, sensibilizza al miglioramento sociale e non ignora le indegnità come la violenza maschilista.
La conoscenza è vana, perfino pericolosa, senza un baricentro morale che la orienti.
Passeranno migliaia di pagine di centinaia di libri, ma quei giorni che avrete deciso di fermarvi e di scendere in piazza per lottare contro le ingiustizie, rimarranno per sempre dentro di voi a formare le donne e gli uomini che sarete domani!

Con le studentesse, le bidelle e le insegnati del Liceo Fanti di Carpi (MO) e contro il maschilismo e ogni discriminazione di genere, orientamento sessuale e razza!



La redazione di CUBlog





 8 MARZO
Anche al Liceo Fanti è… SCIOPERO!


Siamo lavoratrici e studentesse del Liceo Fanti di Carpi e parteciperemo con convinzione allo sciopero dell’8 marzo. Negli ultimi mesi abbiamo assistito a oceaniche manifestazioni di donne, dall’America Latina agli Stati Uniti, dalla Polonia all’Italia (basta pensare alla grande manifestazione del 26 novembre a Roma). L’8 marzo è un’importante occasione per dare continuità a questo percorso. In molti Paesi del mondo, su proposta del movimento delle donne argentine Ni una menos, verrà proclamata una giornata di sciopero generale. Anche in Italia diverse sigle sindacali, accogliendo l’appello delle donne di Non una di meno, hanno proclamato una giornata di sciopero generale l’8 marzo.
Migliaia di donne in tutto il mondo ogni giorno subiscono femminicidi e violenze in strada, nei luoghi di lavoro e di studio, in famiglia, nelle relazioni di coppia: volti sfigurati, corpi bruciati, percosse. Ma la violenza maschilista ha mille volti, talvolta meno eclatanti ma non per questo meno gravi: discriminazioni a livello lavorativo (basti pensare che in molti settori lavorativi non esiste ancora una parità salariale tra uomini e donne!), emarginazione, molestie psicologiche, stalking. Sulle donne ancora oggi ricade gran parte del lavoro di cura dei figli, degli anziani, della casa. E tutto questo si aggrava ogni giorno di più con la crisi economica, che trasforma spesso le donne in capri espiatori del disagio economico. 
Pensiamo che questo sciopero, articolato su scala internazionale, sia un’occasione importante per far sentire in modo incisivo il nostro NO alla violenza maschilista. La scuola, che vede una grande maggioranza di donne lavoratrici, non può mancare a questo appuntamento. Per questo anche tante di noi, l’8 marzo, saranno in sciopero e parteciperanno alle tante manifestazioni organizzate in molte città d’Italia.

Facciamo appello a tutte le colleghe e a tutti i colleghi a costruire con noi questa giornata di lotta e di sciopero; chiediamo alle studentesse e agli studenti di sostenerla con iniziative di sensibilizzazione.