venerdì 9 agosto 2019

Cub Trasporti: solidarietà alla lotta dei camionisti portoghesi

                 
                                                                           
  LA CUB TRASPORTI (Italia) APPOGGIA LA LOTTA DEI CAMIONISTI PORTOGHESI
 CONTRO I SALARI DA MISERIA E LA CANCELLAZIONE DEL DIRITTO DI SCIOPERO
In tutto il Portogallo i lavoratori continuano a guadagnare salari da miseria in nome dell'austerità e della produttività dell’economia nazionale, lavorando per lunghe ore attraverso turni di lavoro che non rispettano le basilari norme di salute e sicurezza  
L’associazione padronale Antram pretende di continuare a sfruttare i conducenti e altri lavoratori al suo servizio con salari bassi e cattive condizioni di lavoro; continua a ignorare - come fa il governo - una serie di illegalità denunciate dai lavoratori per mancato pagamento dei contributi dovuti, mantenendo parte dei pagamenti salariali attraverso sussidi che non sono quindi contabilizzati per la pensione, l’infortunio o il licenziamento dei lavoratori, realtà che saccheggia non solo i conducenti ma anche la generalità dei contribuenti.
Nessuno può essere indifferente alle faticose giornate lavorative e ai rischi associati al lavoro dei conducenti specializzati nel trasporto dei materiali pericolosi, i quali vengono retribuiti con uno stipendio base di € 700 al mese, molto vicino al salario minimo, con il quale nessuno può sopravvivere con dignità.
Inoltre i conducenti dei materiali pericolosi rivendicano la difesa del diritto di sciopero, facendo appello a tutti i portoghesi, dichiarando illegittima la definizione, a loro imposta, di servizi minimi generalizzati al 100% che in realtà è una piena cancellazione del diritto di sciopero.
Il diritto di sciopero viene violentemente attaccato - come non è mai stato prima - con il governo di António Costa è intenzionato, con l'intervento dell'esercito, della polizia e dei vigili del fuoco, a distruggere un diritto fondamentale dei lavoratori costituzionalmente riconosciuto, pratica che servirà in futuro da applicare a tutti gli scioperi che potrebbero avere un impatto sull'economia.
Anche in Italia, da molti anni, il diritto di sciopero e dissenso è duramente attaccato dai vari governi di destra e sinistra soprattutto per quanto riguarda il settore dei trasporti, dove i lavoratori sono obbligati a rispettare delle irremovibili regole per non essere personalmente sanzionati, inoltre gli ultimi due decreti sicurezza del ministro Salvini vanno direttamente ad attaccare alcune pratiche di lotta, come il blocco stradale, addirittura con la pena di reclusione fino a 4 anni.       
Tutti i lavoratori aderenti alla Cub Trasporti (sindacato di base che organizza i lavoratori dei trasporti) inviano sostegno e solidarietà ai camionisti portoghesi, conviti che la loro sia una lotta per tutti a difesa dei salari e migliori condizioni di lavoro e di vita, nonché a difesa di diritti fondamentali come quello dello sciopero.

ROMA 09.08.19
C.U.B. TRASPORTI – Confederazione Unitaria di Base
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