martedì 3 novembre 2015

DA CUB TRASPORTI : SOLIDARIETA AI LAVORATORI COLOMBIANI DELLA SEATECH!

Comunicato Cssc:


DENUNCIAMO LE VIOLAZIONI DEI DIRITTI UMANI IN SEATECH INTERNATIONAL.

A nome dei sindacati e delle organizzazioni politiche che fanno parte del CSSC, denunciamo all'opinione pubblica nazionale e internazionale, le violazioni dei diritti umani nella multinazionale SEATECH INTERNATIONAL INC. prima ATUNES DI COLOMBIA, situata nella zona industriale di Mamonal a Cartagena-Colombia in cui lavorano oltre 1.800 lavoratori in appalto tramite aziende intermediarie come la Time Services SAS, nella quale oggi 240 tra uomini e donne sono organizzati nel sindacato USTRIAL Y SINALTRAINAL. Fra i dipendenti vi sono 230 lavoratori con malattie professionali e molte ragazze madri.
Il 30 ottobre 2015 questa multinazionale ha deciso di chiudere illegalmente la fabbrica e di sospendere il rapporto di lavoro con i dipendenti in modo arbitrario, ignorando i sindacati e senza garantire il ritorno di compagni e compagne al lavoro, per pretestuoso rinnovamento dei locali e per calo di produzione, situazioni che sempre colpiscono con licenziamenti il personale sindacalizzato e inidoneo.
La chiusura sembra essere soprattutto una rappresaglia per le sanzioni milionarie pagate dall'azienda per le irregolarità nei rapporti di lavoro, costretta anche ad assumere oltre 20 dipendenti prima sfruttati con contratti di subappalto, risultato frutto della mobilitazione e della lotta sindacale.
Alla fine della giornata lavorativa le misure di licenziamento sono state annunciate a più di 120 lavoratori violando ogni loro diritto fondamentale, una vita dignitosa, il salario di sussistenza, la sicurezza sociale, l'uguaglianza, perché il personale non sindacalizzato ha ottenuto un diverso trattamento con garanzia del diritto al lavoro.
Tutto ciò ha generato una mobilitazione dei sindacati coinvolti che hanno portato i lavoratori a protestare pacificamente all'interno della azienda, occupando la fabbrica.
L'azienda ha avviato una repressione reazionaria negando per i lavoratori che occupavano l'azienda l'ingresso di cibo, bloccando l'afflusso di l'acqua potabile tramite la chiusura dell'impianto idrico e staccando l'energia elettrica, causando il deterioramento della salute di un gran numero di colleghi che ha dovuto lasciare il presidio in ambulanza per gli ospedali e per i centri sanitari vicini, tutto ciò' nonostante l'intervento del difensore civico.
Oggi abbiamo partecipato alla installazione di una tenda di fronte alla azienda per avere la presenza di tutte le organizzazioni sorelle, per fare una chiamata all'unità e alla solidarietà, per fornire assistenza e supporto in questa lotta a questi compagni e costringere l'azienda all'impegno a garantire la stabilità del lavoro, rispettando i benefici economici riconosciuti dalla legge ai lavoratori.

"In piedi o morti, ma MAI IN GINOCCHIO per i nostri diritti"

Walberto Marrugo Cervantes.
Segretario Generale CSCC

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