martedì 12 gennaio 2016

Riceviamo dai compagni della CUB TRASPORTI questo comunicato di solidarietà che facciamo nostro.

CUB TRASPORTI: COMUNICATO DI SOSTEGNO PER LE 5 LAVORATRICI DELLA COOPERATIVA ONE SERVICE, ALLONTANATE DAL PROPRIO POSTO DI LAVORO PRESSO LA MONTRASIO ITALIA SRL AD AGRATE BRIANZA.

Esprimiamo solidarietà e totale sostegno alle cinque attiviste sindacali iscritte al Si Cobas, allontanate dal proprio posto di lavoro dalla cooperativa One Service, appaltante alla Montrasio Italia srl ad Agrate Brianza.
Laura Verdura, Sonia Grignola, Ana Maria Seclèn, Jessica Sardella e Monica Espinoza, lavoratrici impegnate nel difendere i diritti e la dignità di tutti i colleghi\e, sono state distolte dall'attività lavorativa senza motivazioni e giustificazioni formali.
Tale azione di forza dell’azienda arriva al termine di una lunga vertenza sindacale per il riconoscimento ai lavoratori della One Service, delle condizioni retributive già previste dal Ccnl della logistica.
Infatti nonostante parliamo di settori in cui le situazioni di lavoro e i regimi contrattuali, segnano condizioni di sfruttamento della manodopera fra le più pesanti del panorama nazionale, alcune aziende si rifiutano di riconoscere ogni minimale diritto retributivo e lavorativo, ricorrendo spesso a norme contrattuali ancora più al ribasso, rispetto ai Ccnl di riferimento, reperibili nella giungla della contrattazione Cooperativa.
In tale realtà brutale gli\le attivisti\e sindacali autentici e sinceri, sono spesso colpiti, repressi e sanzionati.
Infatti la totale assenza di tutele in molti tipologie di contratto del mondo cooperativo, consentono alle aziende di castigare i lavoratori senza bisogno di spiegazioni particolari e giustificate.
Tutto ciò è consentito da un regime legislativo che condanna questi lavoratori alla dimensione degli ultimi e dei senza regole ed anche dall’assenso di sigle sindacali interessate alla logica del potere, del tornaconto e delle poltrone.
Di fatto 5 lavoratrici serie e attente, 5 madri di famiglia, sono state “mandate a casa” in modo ingiusto ed indegno di un paese che pretende di definirsi civile.
Di fronte a tale atto vile e sconsiderato, la risposta dei lavoratori e delle lavoratrici di tutti i settori non può che essere solidale, univoca e coesa; il mancato e immediato reintegro delle lavoratrici al proprio posto di lavoro comporterà certamente una radicalizzazione dello scontro sindacale e sociale di cui le aziende interessate saranno pienamente responsabili, a partire dalla prima azione di sciopero dichiarata dai lavoratori della One Service per lunedì 18 Gennaio 2016.
Le istituzioni facciano la loro parte per garantire il reintegro delle lavoratrici e soprattutto si assumano la responsabilità di riformare le vergognose normative di settori come quello Cooperativo e della Logistica, dove si lavora con stipendi da fame e senza tutele alcune.

        Segreteria Nazionale CUB TRASPORTI

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